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L'indagine

Più torinesi che comprano casa: gli acquirenti sono giovani, i nuovi ricchi al Valentino

Movimenti immobiliari col segno più: Torino sorprende con un boom nel residenziale e commerciale, ma l'Oltrepò rallenta

"Mercato immobiliare torinese: giovani acquirenti dominano e sorprese nel centro città"

Si respira un’aria di fiducia per chi acquista e vende casa nell’ultimo anno. Sono i più giovani e puntano alle aree del centro e delle periferie maggiormente fornite. A sorpresa, si acquista meno nell’Oltrepò, ma la vera rivelazione sembra essere l'importante crescita del Valentino, con numeri raddoppiati.

Il quadro generale

In generale la discesa dei tassi d'interesse bancari e il contenimento dell’inflazione dell’ultimo anno, nonostante il mancato adeguamento del potere d’acquisto a livello nazionale, hanno un’iniezione di fiducia e stabilità al mercato, sia residenziale che commercialeLa crescita è dell’1,6% sul residenziale (con 15mila compravendite), mentre si sale molto di più nel commerciale, del 22,3%. Anche se in quest’ultimo caso «per una buona fetta, il 25%, subentra il cambio destinazione d’uso», afferma il presidente della Federazione Italiana Mediatori Agenti d’affari (Fimaa) Franco Dall’Aglio. Circa un quarto dei negozi commerciali, cioè, si trasformano in abitazioni

Alla presentazione dell’ultimo Borsino Immobiliare Torino e Provincia, questa mattina in via Massena 20, oltre ai dati positivi e rinfrancanti di quest’ultimo anno immobiliare, ci sono anche tante sorprese

Le zone “in”

In primis la forte crescita delle compravendite in zona Piazza Castello - dove rispetto all’anno scorso si sale del 104% - Duca D’Aosta, nell’area di corso Peschiera, ricompresa tra corso Duca degli Abruzzi e corso Umberto, dove si sale del 124%, e il Politecnico, che probabilmente grazie al boost studentesco, arriva a un +112%. L’area complessivamente più dinamica, tuttavia, è la periferia sud - ovest, dov’è avvenuto il 34% delle transazioni totali dell’anno, seguita dalla periferia nord (il 24% del complessivo). 

A sorpresa poi, raddoppiano anche le compravendite nell’area attigua al Parco del Valentino, tra corso Bramante e corso Vittorio Emanuele. Che i ricchi stiano scendendo a valle? Potrebbe essere così, visto che, di contro, calano gli acquisti nel precollinare.

I dati Fimaa

Le zone “out”

L'Oltrepò scende complessivamente del 4%. A trainare in basso la macrozona sono in particolare l’area limitrofa al Po all’altezza del Parco Michelotti, che vede un -10%, e il collinare Cavoretto, giù del 9,5%. «Semplicemente il mercato - secondo Dall’Aglio -. Quando i prezzi iniziano a prendere l’abbrivio in salita, poi fisiologicamente la domanda frena». In breve, dato l’aumento del valore al metro quadrato dell’area, è normale che la curva degli acquisti inizi a scendere. Scende, infine, più sensibilmente la zona di via Roma - del 43% -, probabilmente anche qui per via dell’impennata dei prezzi

Fonte: Fimaa

Il profilo di chi compra casa

Le compravendite si concentrano soprattutto su tagli medio-piccoli, con superfici che fanno tra 50 e 85 mq e tra 85 e 115 mq e si cercano spazi funzionali e ben collegati all’interno della città. «Sono in gran parte giovani, intorno ai 35 anni», dice Dall'Aglio. Inoltre, uno su due viene “da fuori”. «Genova, e in generale Liguria, Novara e Milano, segno che si cercano locali soprattutto da investire. Quando si tratta di un negozio, infatti, se sfitto è molto più difficile da rivendere», aggiunge Dall’Aglio.

La reazione del mercato commerciale

Sorprende per l’Ascom la capacità di reagire di Torino. «Ci sono segnali positivi, ma non dobbiamo dimenticare le fragilità: la desertificazione commerciale, l’aumento dei costi fissi, la riconversione degli spazi commerciali in alloggi per turisti, che incide soprattutto nelle aree centrali, minacciano l’equilibrio di interi quartieri», l’appello della presidente di Ascom Confcommercio Torino Maria Luisa Coppa

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