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il caso

"Abusiva" per colpa di una norma, ora Maddalena è disoccupata

Una norma sull’usato ha tagliato fuori alcuni ambulanti da corso Racconigi. La donna: «Vivo in un camper e non posso spostarmi»

Maddalena Oliviero al mercato di corso Racconigi, dove fino a pochi giorni fa vendeva vestiti usati, vintage e riciclati

Maddalena Oliviero al mercato di corso Racconigi, dove fino a pochi giorni fa vendeva vestiti usati, vintage e riciclati

«Io un’abusiva? Cerco di vivere con dignità. Non ho casa ma ho un lavoro. Non sono una delinquente». Maddalena Oliviero racconta così la sua disavventura. Ex malata oncologica con invalidità al 50%, vive in camper e risiede formalmente a un indirizzo fittizio comunale. Da anni sbarca il lunario vendendo vestiti usati, vintage e riciclati, al mercato di corso Racconigi. Adesso però quella possibilità le è stata tolta. Una norma comunale, rimasta inapplicata per anni, è stata ora riattivata: prevede un tetto massimo di tre banchi destinati all'usato, includendo sia le concessioni fisse che quelle a sorteggio. Risultato: Maddalena, presente da meno tempo rispetto ad altri ambulanti, è rimasta fuori, e come lei altri lavoratori, che ora si interrogano sul loro futuro. «Ci chiedono di vendere merce nuova, ma non abbiamo né lo spazio né i mezzi. - spiega Maddalena -. Io vivo in un camper, senza magazzino, e non posso permettermi di comprare grandi quantità di abiti nuovi. Inoltre la mia clientela è qui: spostarmi vorrebbe dire ricominciare da zero, ammesso di trovare un altro mercato».

A chi, come lei, non si adegua, la normativa impone sanzioni severe: multe fino a mille euro, sgombero immediato e sequestro della merce. Per molti il problema non è il regolamento, ma la sua applicazione disomogenea, senza tutele per chi perde il lavoro e per chi appartiene a fasce protette. «In altre regioni - spiega Maddalena - esistono concessioni dedicate a soggetti fragili». Un appello inviato alla Circoscrizione 3, al sindaco Lo Russo e all'assessore Chiavarino, il quale si è detto pronto ad approfondire la questione. «E’ una situazione è complessa - ha dichiarato Chiavarino -. Le regole vanno rispettate e devono essere applicate con equità. Sarà nostra premura confrontarci con associazioni, funzionari e dirigenti per individuare possibili soluzioni». Intanto Maddalena è senza banco. E con lei la collega Elena, che ha iniziato a vendere scodelle in plastica, senza riuscire a coprire nemmeno i costi.

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