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Il fatto
26 Giugno 2025 - 18:30
Consegnata a fine luglio 2024, usata per poche settimane d’estate e poi quotidianamente da settembre, una Fiat Topolino elettrica è oggi ferma in officina da quasi tre mesi. Non per un incidente, ma per un problema tecnico apparentemente semplice: un guasto legato al caricatore. Eppure, il ricambio non è ancora arrivato. E la proprietaria, che nel frattempo continua a pagare finanziamento e bollo, resta senza risposte concrete.
La vicenda arriva da una segnalazione di una lettrice, che ha acquistato la Topolino approfittando degli incentivi statali. La vettura, nei primi mesi, si è dimostrata comoda e funzionale per gli spostamenti cittadini. Ma a fine febbraio è comparsa una spia rossa: “Guasto urgente”. Un’anomalia che si accendeva solo durante la ricarica, e non durante la marcia. Dopo aver contattato il servizio clienti Stellantis, le viene detto che può portare l’auto in qualsiasi officina autorizzata. Quando la porta però, le viene spiegato che al momento ci sono troppe poche Topolino in circolazione per avere i pezzi di ricambio a disposizione, tanto da dirle che “conveniva rivolgersi a un centro che già conoscesse il modello”. Così decide di portarla direttamente a Mirafiori, da Stellantis&You, il 27 marzo.
Da lì comincia l’attesa. Il giorno dopo, nessuna risposta. Dopo varie telefonate, arriva una prima chiamata il 29 marzo: “Probabilmente si deve sostituire il caricatore. Il pezzo è in Francia, ci vorranno alcuni giorni”. Ma passano le settimane, e il silenzio torna a prevalere. “Abbiamo sollecitato più volte, ci hanno detto che ci avrebbero fatto sapere. Ma nulla.”
Il marito riesce perfino a trovare un caricatore compatibile da acquistare tramite canali internazionali. Lo propone all’officina Stellantis, che però risponde che difficilmente si sarebbero mossi per acquistare un singolo pezzo da un fornitore privato. A complicare il quadro, da pochi mesi il Comune ha cambiato le regole per le microcar elettriche: anche le Topolino ora devono pagare il parcheggio, togliendo un altro dei vantaggi originari. “Paghiamo ancora il finanziamento, ma non abbiamo l’auto. Abbiamo fatto tutto secondo le regole, e ora ci troviamo intrappolati in un paradosso: la macchina è nuova, ma inutilizzabile. E nessuno si prende la responsabilità di dare una risposta”, conclude la proprietaria.
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