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il caso

Giallo in corso Giulio Cesare, il cadavere riconosciuto dai tatuaggi è un vent'enne

Nessun segno di violenza, gli investigatori hanno sequestrato il cellulare e analizzano le telecamere dell'ex Inps

Un cadavere è stato trovato nell'ex Inps di corso Giulio Cesare

Un cadavere è stato trovato nell'ex Inps di corso Giulio Cesare

Un ragazzo non adulto, che anzi non dovrebbe avere nemmeno vent’anni. Straniero, di origine tunisina. Il cui riconoscimento è stato possibile grazie ai tatuaggi che aveva sul corpo. Ma resta ancora il mistero su quanto successo nei locali dell’ex Inps di corso Giulio Cesare, dove l’altro ieri, nel pomeriggio, la polizia allertata dai residenti ha rinvenuto il cadavere di un ragazzo, in avanzato stato di decomposizione. Decisive, ai fini delle indagini, potrebbero essere le telecamere, in funzione, della struttura abbandonata.

Niente segni di violenza
I tatuaggi, numerosi, che aveva su entrambe le braccia. E’ stato questo il particolare che ha permesso ai poliziotti di identificare il cadavere, che era in avanzato stato di decomposizione, rinvenuto nell’ex Inps di corso Giulio Cesare. A trovare il corpo senza vita del giovane sono stati gli agenti dopo una segnalazione: nella struttura abbandonata di corso Giulio Cesare, a pochi passi dal fiume Stura e diventata in questi anni un rifugio per i disperati, lo straniero è stato trovato in fondo a una rampa, riverso a pancia in giù. Pantaloni corti, maglietta a maniche corte e, ai piedi, un paio di ciabatte. Questo indossava il ragazzo. Che stando ai primi esami effettuati, quando è stato trovato era morto da tre o forse da quattro giorni. Per questo motivo il suo corpo si stava decomponendo e l’odore che emanava era nauseabondo. Le cause della morte? Nei prossimi giorni verranno effettuati sia gli accertamenti tossicologici, sia l’autopsia da parte del medico legale. Sono in corso le indagini da parte della Squadra mobile coordinata dal dirigente Davide Corazzini, mentre in procura il fascicolo è affidato al pm Paolo Cappelli. Sul corpo del giovane maghrebino, non sono stati trovati segni di violenza da parte del medico legale. Gli agenti hanno trovato, nei pantaloni, il suo cellulare, che è stato sequestrato. Ma appunto, potrebbero rivelarsi decisive le immagini delle telecamere di video-sorveglianza, che a dispetto dello stato di abbandono della struttura sono in funzione.

L’ex Inps nel degrado
Una vera e propria “cattedrale” del degrado. E’ il palazzo ex Inps di corso Giulio Cesare, nell’estrema periferia di Torino, a pochi passi dallo Stura e dalla tangenziale. L’edificio che anni fa ospitava l’Istituto nazionale della previdenza sociale è diventato meta di disperati e tossici, che dormono e bivaccano al suo interno. E appunto non è da escludere la pista della droga nella ricostruzione della morte del giovane nordafricano. Il suo corpo è stato trovato due giorni fa poco dopo l’ora di pranzo, quando alcuni passanti hanno allertato la polizia. Sul posto, oltre alle volanti, è sopraggiunta anche la polizia scientifica. Da tempo, il degrado del palazzone ex Inps di corso Giulio Cesare viene denunciato dai residenti del quartiere. Spaccio di droga, degrado, dormitori a cielo aperto. E adesso, anche un cadavere ritrovato dopo giorni.

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