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l'esplosione di via nizza
08 Luglio 2025 - 08:50
Per il gip Gianni Zippo poteva colpire ancora
Un uomo che «non era in grado di porre fine alla sua indole vendicativa». Così viene descritto Giovanni Zippo, “l’Unabomber di Mirafiori” arrestato dalla polizia per l’esplosione di via Nizza 389, col ferimento di cinque persone e la morte di Jacopo Peretti. Un uomo, Giovanni Zippo, che il suo piano incendiario l’aveva programmato. «Una puntuale programmazione di mezzi e risorse, frutto di un’azione non estemporanea ma progettata da tempo, tale da rivelare il pericolo che simili comportamenti possano ripetersi anche in futuro», scrive la gip Ombretta Vanini nell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato agli arresti della guardia giurata. In sostanza, il novello “Unabomber” avrebbe potuto colpire ancora. Secondo la giudice, non solo l’alloggio di Madalina Ionela Hagiu, di cui era innamorato, ma anche altre persone.
La polizia aveva arrestato Gianni Zippo sabato scorso, cinque giorni dopo i drammatici fatti di via Nizza. Il 40enne che abitava in corso Unione Sovietica e che i vicini di casa definiscono «timido ed educato» era penetrato nell’alloggio di Madalina perché accecato dal desiderio di vendetta. Aveva le chiavi di casa della ragazza, che era all’isola d’Elba dal fidanzato cuoco, e nella sua casa era già entrato una settimana prima dell’esplosione. In modo da studiare bene il da farsi.
Mentre dopo l’atto incendiario, la guardia giurata si era creata un alibi: disattivando il Gps, procurandosi dei vestiti diversi rispetto alla divisa da addetto alla vigilanza per Sicuritalia e, in ultimo, inventandosi una storia credibile da poter spendere con la famiglia e i colleghi, viste le ferite riportate dopo la detonazione in via Nizza. «Sono inciampato nella rampa di scale alla stazione di Grugliasco», la versione fornita ai colleghi dopo l’accaduto. Mentre alla mamma aveva confessato di essersi bruciato con l’olio mentre friggeva le patatine.
Invece Zippo aveva fatto esplodere la casa di Madalina, donna con cui aveva un rapporto tossico, malato, e a cui aveva prestato dei soldi. Addirittura 10mila euro, secondo la testimonianza di un collega, mentre prima della partenza per l’Elba della donna, Zippo le avrebbe ancora elargito 300 euro. Ma la storia clandestina tra i due sarebbe finita un mese e mezzo fa. Quando Giovanni aveva visto la ragazza con un altro. Un uomo che non era il fidanzato. Da quel giorno, è partita la sua vendetta.
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