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Amedeo di Savoia, rifiuta la cura e dà in escandescenze: arriva la polizia

L'arrivo degli agenti ha calmato il paziente psichiatrico. Botta e risposta tra i sindacati Assomed e Siulp

L'ospedale Amedeo di Savoia

L'ospedale Amedeo di Savoia

Un paziente in stato di grave agitazione psicomotoria che rifiutava la terapia. E' quindi stato richiesto l’intervento della vigilanza interna che, rilevato l’evidente pericolo, ha a sua volta attivato le forze dell'ordine. E solamente dopo l'arrivo della polizia in ospedale, il paziente psichiatrico si è calmato. E' successo presso il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (Spdc) dell'Amedeo di Savoia. Al presidio sanitario sono arrivate due volanti della polizia e la situazione, dopo qualche minuto, si è calmata. Nessuna aggressione da parte del paziente ai medici, anzi è stata sufficiente la presenza degli agenti a convincere lo psichiatrico a darsi una calmata e a collaborare. Il sindacato medico Anaao Assomed, in una lettera indirizzata al ministro Piantedosi, ha però dichiarato: «La polizia si è rifiutata di accedere al reparto ed è stato dichiarato che i pazienti affetti da disagio psichico, anche se aggressivi, devono essere gestiti dal personale sanitario».

Tuttavia, le cose all'ospedale sarebbero andate diversamente, in quanto gli agenti non sono intervenuti nel reparto perché non c'era stata alcuna commissione di reato. E dopo che la situazione è tornata alla normalità, sono arrivati anche i ringraziamenti alla polizia da parte del personale sanitario. Sull'episodio interviene Eugenio Bravo, segretario generale provinciale del Siulp Torino: «Le forze dell’ordine non possono essere considerate la risposta automatica a ogni emergenza clinica. Quando si tratta di soggetti in stato di alterazione psichica o sotto l’effetto di sostanze, non si può pensare che la gestione sia affidata esclusivamente alla polizia, perché questo significherebbe affrontare il problema con strumenti coercitivi che non sono compatibili con un contesto terapeutico. Il problema - afferma Bravo - è la carenza strutturale del sistema sanitario, che spesso non ha personale sufficiente, né figure specializzate, per affrontare certe situazioni. Se non si definiscono con chiarezza le competenze, tutto finirà sempre per ricadere sulla polizia. Serve un protocollo serio, operativo, condiviso».

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