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la vendita mai avvenuta

La caduta dell'Ultimo Impero, rimane un mistero, ma nel 2018 fu messo all'asta...però nessun acquirente

Dalla gloria delle notti anni '90 al silenzio dell’abbandono: dopo essere stata messa all'asta nessuno ha deciso di acquistarla, la voglia di ritornare a quei momenti probabilmente aveva un prezzo troppo elevato

La caduta dell'Ultimo Impero, rimane un mistero, ma nel 2018 fu messo all'asta...però nessun acquirente

Era il tempio del divertimento italiano, una vera e propria mecca per migliaia di nottambuli che arrivavano da tutta Europa. Oggi, l’Ultimo Impero di Airasca è un gigante addormentato, messo all’asta per 315.000 euro: una cifra che sembra irrisoria, considerando che la perizia ne ha stimato un valore superiore ai 4 milioni. Eppure, nessuno ha ancora fatto un’offerta. Il motivo? Un mix pesante tra costi di ristrutturazione, oneri di mantenimento e un futuro incerto.

Ma per chi c’era, l’Ultimo Impero non era solo una discoteca. Era una leggenda viva.

Inaugurata nei primi anni ’90, la struttura poteva ospitare fino a 8.000 persone, vantava 7 piste da ballo, 9 bar, un'area interna di 7.000 metri quadri e una esterna di 12.000. Ma il sogno si infranse all’improvviso nel 1996, quando una retata della polizia portò al sequestro di droghe e biglietti falsi. La reputazione del locale crollò, e da lì in poi, nonostante i tentativi di rilancio con nuovi nomi – Privilege, Templares, Royal Fashion Club – non fu mai più lo stesso. L’ultimo evento risale al 2010. Poi il buio, il silenzio, il fallimento.

Oggi, l’Ultimo Impero è ancora lì, visibile dalla tangenziale, come un monumento fantasma. La sua architettura, pur segnata dal tempo, continua a evocare un’epoca in cui la musica elettronica era più di un genere: era una cultura. Ma proprio questo passato glorioso sembra essere oggi anche il suo ostacolo: troppo grande per essere riconvertito facilmente, troppo simbolico per essere dimenticato.

Forse, come spesso accade, la vera eredità dell’Ultimo Impero non sta nei suoi muri, ma nei ricordi di chi ci ha ballato dentro.

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