Cerca

Collezionismo

Francobolli fantasma del Catinaccio e Latemar: ritirati per errore, ora la Bolaffi li rivuole

Due francobolli non emessi diventano oggetti del desiderio per i collezionisti più danarosi

Francobolli fantasma del Catinaccio e Latemar: ritirati per errore, ora la Bolaffi li rivuole

Dovevano celebrare la bellezza straordinaria del Catinaccio e del Latemar, due simboli delle Dolomiti trentine. Invece, quei francobolli commemorativi, previsti per l’8 luglio, sono diventati oggetti del desiderio tra i collezionisti. Il motivo? Un errore istituzionale che ha scatenato le polemiche: manca la dicitura bilingue "Südtirol", obbligatoria in Alto Adige secondo l’articolo 116 della Costituzione.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, accortosi della svista, ha bloccato l’emissione ufficiale. Ma il danno era già fatto. Alcuni esemplari sono comunque sfuggiti al controllo, distribuiti in alcune località italiane e addirittura utilizzati per spedire posta. Risultato: francobolli che ufficialmente non esistono, ma che ora circolano come rarità filateliche.

La storica casa torinese Bolaffi, riferimento nel mondo del collezionismo, ha subito fiutato l’eccezionalità del caso. L’amministratore delegato Filippo Bolaffi ha lanciato un appello agli appassionati: «Come spesso accade nel collezionismo, è l’errore umano a trasformare un oggetto banale in rarità da album. Il pressapochismo ha dato vita a una bellissima storia filatelica».

L’azienda ha annunciato l’avvio di una ricerca su scala nazionale per individuare tutti gli esemplari dei cosiddetti “non emessi”. Il valore finale? Ancora incerto, ma secondo Bolaffi sarà di centinaia di volte superiore al facciale di poco più di un euro.

La storia insegna che simili sviste possono entrare nel mito. Il caso più celebre è quello del Gronchi rosa, francobollo del 1961 ritirato il giorno stesso dell’emissione per un errore geografico: oggi vale migliaia di euro. E ora il caso Catinaccio-Latemar si candida a ripercorrere quella stessa parabola. Due montagne, un errore linguistico e una vicenda che potrebbe arricchire più di un collezionista.

Nel frattempo, in Trentino-Alto Adige le comunità locali esprimono indignazione per l’assenza del termine «Südtirol», simbolo dell’identità e dei diritti linguistici del territorio. Ma tra gli appassionati di filatelia, la polemica istituzionale si trasforma già in opportunità storica. Una cartolina timbrata per errore, oggi, può valere quanto una piccola vetta d’oro.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.