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Il caso

Chiusi per colpa dei vandali o perché inagibili: ma non ci sono soldi per i bagni

Al Parco della Pellerina c'è un bagno inagibile da dieci anni, un altro è chiuso da due, per i continui episodi di vandalismo

Bagni Pellerina

Chiusi i servizi igienici del parco della Pellerina

«Rilanciare una Torino più vivibile e decorosa partendo dai servizi essenziali». È la proposta avanzata da Pierlucio Firrao, vicecapogruppo di Torino Bellissima, in Sala Rossa. Il tema, spesso trascurato, è quello dei bagni pubblici, in particolare nelle aree verdi più frequentate. Nel mirino il Parco della Pellerina, meta quotidiana di famiglie, anziani e bambini (in cui è forte anche l’affluenza della comunità peruviana, che vi organizza rumorose - a detta dei residenti - grigliate).

Ma qui due dei servizi igienici presenti sono inutilizzabili da tempo. Il primo, in corso Appio Claudio, all’incrocio con la passerella di corso Monte Grappa, è chiuso da alcuni anni a causa dei ripetuti episodi di vandalizzazione. Mentre il secondo, vicino al bar “La tana del lupo”, è inagibile da ben dieci anni. A dare i dati è l’assessore al Verde Francesco Tresso, in risposta all’interpellanza di Firrao. «Qui si è provveduto con bagni noleggiati, da maggio a settembre, a fronte della maggior utenza del parco», spiega Tresso. Ma non è una soluzione definitiva. «Condividiamo la necessità di dotare il Parco di un maggior numero di servizi igienici con strutture fisse, e non di bagni “tipo cantiere”. Metteremo l’intervento in una prossima programmazione», aggiunge l’assessore. In altre parole: nuovi servizi non prima del 2026.

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