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Curiosità

Pepino e il gelato Pinguino: lo stecco da una lira brevettato a Torino

Nel 1939 Pepino lanciò il primo gelato ricoperto su stecco: costava 1 Lira, come un biglietto per il cinema

Pepino e il gelato Pinguino: lo stecco da una lira brevettato a Torino

Pinguino Pepino

Nel cuore di Torino, una piccola gelateria artigianale ha dato vita a una delle invenzioni dolciarie più imitate del secolo scorso: il gelato su stecco ricoperto, conosciuto come Pinguino. Era il 1939 quando la Gelateria Pepino, già punto di riferimento per la pasticceria fredda, brevettò questa novità destinata a fare storia.

Tutto ebbe inizio nel 1884, quando Domenico Pepino, gelataio napoletano, si trasferì a Torino portando con sé l’intera famiglia e l’attrezzatura per produrre gelato artigianale. In breve tempo, aprì la “Vera Gelateria Artigiana”, conquistando la città con le sue creazioni.

Nel 1916 il marchio passò nelle mani di Giuseppe Feletti e del genero Giuseppe Cavagnino. I due imprenditori diedero nuovo impulso al progetto, ampliando la produzione e adottando il ghiaccio secco per superare i limiti della distribuzione: nacque così lo slogan “il gelato Pepino arriva ovunque”.

La qualità e l’innovazione dell’azienda le valsero quattro riconoscimenti reali, diventando ufficialmente “Fornitore di Real Casa” tra il 1910 e il 1932.

Ma è nel 1939 che Pepino segna una svolta: il prodotto, ribattezzato Pinguino, veniva venduto a 1 Lira, lo stesso prezzo di un biglietto per il cinema. Con 2 Lire si poteva godere di entrambe le esperienze: un film e un Pinguino.

Ancora oggi, a distanza di quasi un secolo, la Gelateria Pepino è guidata dalla famiglia Cavagnino, con Edoardo Cavagnino, discendente diretto di Giuseppe, alla guida dell’azienda. 

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