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Torino green

La Crocetta accoglie 43 nuovi punti raccolta oli vegetali

Dopo aver conquistato già gran parte di Torino, i cassonetti blu arrivano anche nel quartiere Crocetta.

La Crocetta accoglie 43 nuovi punti raccolta oli vegetali

L'economia circolare fa un altro passo avanti a Torino. Dopo aver coperto tutte le circoscrizioni periferiche, il servizio di raccolta di prossimità degli oli vegetali esausti raggiunge finalmente anche il centro città e la Crocetta, con l'installazione di 43 nuovi cassonetti blu che completano la rete cittadina.

CROCETTA SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE
Il progetto, nato dalla collaborazione tra Città di Torino, Amiat Gruppo Iren e CONOE (Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti), aveva preso il via lo scorso aprile interessando inizialmente le zone periferiche. Ora, con l'ultimo lotto di contenitori posizionati nella Circoscrizione 1, Torino può vantare oltre 460 punti di raccolta distribuiti capillarmente su tutto il territorio.

I nuovi cassonetti blu, facilmente riconoscibili e strategicamente posizionati da Amiat in accordo con l'amministrazione comunale e la Circoscrizione, rappresentano un importante tassello nel puzzle della sostenibilità urbana. Non si tratta solo di un servizio in più per i cittadini, ma di un vero e proprio cambio di paradigma: trasformare quello che fino a ieri era un rifiuto problematico in una risorsa preziosa.

Il funzionamento è semplice ma richiede la collaborazione dei torinesi. L'olio vegetale esausto deve essere preventivamente filtrato per eliminare impurità e residui di cibo, operazione che ottimizza il successivo processo di trasformazione. Una volta pulito, l'olio va raccolto in bottiglie ben chiuse e conferito direttamente nei contenitori dedicati.

La gamma di oli raccoglibili è ampia: dall'olio di oliva e di semi utilizzati per la frittura, passando per gli oli di conservazione dei cibi in scatola o in vetro, fino agli oli vegetali deteriorati o scaduti. Tutti materiali che, se dispersi nell'ambiente o gettati nei lavandini, causerebbero danni significativi alle falde acquifere e agli impianti di depurazione.

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