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Il progetto

“Torino opera aperta”: un hub commerciale in corso Giulio

Il progetto da quasi 26 milioni di euro è stato presentato questa mattina a Palazzo Civico: l'obiettivo è portare a termine il primo lotto entro il prossimo anno

Il rendering del futuro corso Palermo

"Così dall'alto sembrerà Broadway. Sarà un landmark estremamente visibile. La scelta fatta è stata quella di rendere fisica la trasformazione". Con queste parole il sindaco di Torino Stefano Lo Russo ha descritto quello che da qui al termine del 2029 sarà il nuovo corso Palermo. L'asse viario su cui insistono alcune delle aree nevralgiche della periferia nord torinese: tra Aurora e Barriera di Milano.

Questa mattina, infatti, insieme all'assessora all'Istruzione Carlotta Salerno e ad Andrea Cassi, partner dello studio Carlo Ratti Associati, che ha redatto il documento del nuovo piano strategico - o "masterplan", che dir si voglia - si è tenuta la conferenza pubblica con cui è stato condiviso il piano.

Cinque snodi, o "aree di potenzialità", lungo quello che Cassi definisce ciò che sarà il "graffito più lungo del mondo", da quasi 3 chilometri. Sarà di fatto una pavimentazione corredata da opere di street art, 400 alberi e un nuovo percorso ciclabile. Con il 62% degli spazi accessibile a pedoni e ciclisti. E più del 30% per aree verdi. Circa 25,8 milioni di fondi Pon Metro Plus 2021-2027.

Gli interventi saranno messi a punto nei prossimi mesi attraverso un processo partecipativo di informazione e co-progettazione insieme ai cittadini, affidato ad Avventura Urbana. Il target è quello di portare a casa un primo lotto - quello centrale, tra gli incroci di corso Palermo con i corsi Novara e Giulio Cesare - entro il prossimo anno.

L'approccio incrementale pensato per il progetto che attraverserà trasversalmente sia Aurora che Barriera, vuole fare sì che le ricadute positive si espandano "a raggiera" su ognuna delle cinque intersezioni, ciascuna con la sua vocazione, che permetterà anche una suddivisione in lotti dei lavori.

Un primo pezzo, tra corso Regio Parco e corso Brescia, sarà il polo votato a cultura e vita notturna. Il secondo, tra i giardini di corso Novara e largo Palermo, che sarà destinato all'istruzione e all'infanzia. Tra corso Palermo e corso Giulio Cesare: mercato e commercio. E tra le vie Martorelli e Sempione per la vocazione residenziale e sportivo.

"Un buon utilizzo dei fondi europei. Una risposta positiva ai residenti, per costruire un'area attrattiva in questa parte della città, troppo spesso associata a un'immagine negativa", spiega Lo Russo. E provare ad aumentare la percezione della sicurezza nei due quartieri, attraverso il presidio dello spazio pubblico.

"Bellezza, inclusione e sostenibilità. Ma anche spazi verdi e vita lenta, quello che ci hanno chiesto le realtà territoriali", spiega Salerno, a valle degli incontri con i cittadini e gli enti.

I due quartieri, infatti, spesso agli onori della cronaca nera, sono anche tra i più giovani della città. Ben 88mila persone, con 100 giovani ogni 144 anziani. Numeri decisamente più positivi che nel resto della città (dove ci sono 232 anziani ogni 100 giovani).

In parallelo, proprio per i più giovani, partirà il bando "Bella storia", con tre milioni destinati alle progettualità socio culturali di prossimità. E un ulteriore stanziamento di un milione a fondo perduto per sostenere l'economia commerciale di prossimità.

Infine, forse in risposta a una domanda non posta ma nell'aria, relativa alle indagini in corso a Milano sul "modello urbanistico della Giunta Sala", il sindaco rimarca la necessità di mantenere una regia pubblica negli interventi di partenariato che stanno e che continueranno a fare in futuro, trasformando la città. "E' qui che si gioca il successo di una città, ma non è possibile lasciare la regia alla speculazione privata", conclude Lo Russo.

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