Cerca

Il caso

La Giunta "blinda" Mazzoleni: "Nessun conflitto d'interesse"

Nel mirino i rapporti dello studio per cui lavora privatamente con la Città di Torino, precedenti i suoi incarichi da assessore

Paolo Mazzoleni

L'assessore all'Urbanistica

"Il rapporto professionale tra Go Fit e l'assessore Mazzoleni non ha rilevanza perché non ha avuto alcun ruolo attivo nelle interlocuzioni". È questa, in estrema sintesi, la replica che la vicesindaca di Torino Michela Favaro ha fornito questo pomeriggio in Consiglio comunale al capogruppo M5S Andrea Russi, che da mesi aveva posto l'attenzione sul rapporto professionale tra lo studio di architetti BEMaa (Bruno Egger Mazzoleni architetti associati), e la società GO Fit.

Il franchising spagnolo di palestre all'ultimo grido - firmate dall'abbigliamento tecnico di robe di Kappa di Marco Boglione - ha appena un mese fa "marchiato" l'ex Mercato dei Fiori di via Perugia con un nuovo centro, a partire da questo autunno. 

Qualche settimana fa, poi, era stato lo stesso Mazzoleni a parlare di un progetto nell'area nord dell'ex Moi: un centro sportivo, finanziato proprio da Go Fit. Infine, lo stesso copione, "un grande impianto sportivo", si profilava per l'ex piscina Sempione.

Ma in questo caso la vicesindaca lo esclude: "Nessuna manifestazione di interesse da parte di Go Fit", precisa.

"È questa la normalità che vogliamo raccontare? Non c'è un interesse diretto, per legge, ma questa frase da sola non può sciogliere le mie perplessità. Si tratta di delibere (quelle, risalenti  con cui si negoziavano le procedure legate all'immobile di via Perugia 29) non neutrali, che definiscono condizioni economiche e urbanistiche concrete. Proprio per questo dovrebbero essere adottate in una contesto di assoluta terzietà e trasparenza", risponde Russi.

E per il momento è l'ultimo round.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.