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L'emergenza

Sostegno al commercio colpito dalle spaccate, il Consiglio dice sì, ma l'opposizione monta: "Con che soldi?"

Il Consiglio comunale approva la valutazione di uno stanziamento per il ristoro dei danni subiti dai negozianti

Nuova spaccata in via Po

Dieci spaccate in venti giorni, è stato il bollettino parziale di luglio. Tavoli di sicurezza con la Prefettura e persino un accordo con i vigilantes privati, che però non è stata capace di intercettare gli episodi che a macchia di leopardo si sono verificati in tutta la città, ma con particolare irruenza in centro, letteralmente martoriato nelle ultime settimane.

Ieri pomeriggio, poi, è stata approvata nell'ultimo Consiglio comunale prima della chiusura estiva, la mozione firmata dal capogruppo della maggioranza Claudio Cerrato (Pd). "Si parte da due considerazione, in primis il susseguirsi di segnalazioni dai commercianti inerenti a periodici atti vandalici e spaccate. E poi dalla necessità di creare un percorso per Torino, insieme a Camera di Commercio e le associazioni di categoria per rispondere a questa emergenza", spiega Cerrato.

Un percorso, cioè, per tutelare sia i commercianti che il decoro della città: "Coinvolgendo ad esempio le nostre partecipate, come Amiat, per mettere a servizio la pulizia da imbrattamento", aggiunge Cerrato. 

La mozione impegna, così, la Giunta a valutare la possibilità di prevedere uno stanziamento per un ristoro dei danni subiti dai negozianti, a seguito di atti vandalici, e a predisporre modalità specifiche attraverso le quali poter avanzare le richieste di ristoro e avviare una comunicazione strutturata con Camera di Commercio, associazioni di categoria, Fondazioni ed Amiat

Se l'atto viene accolto con favore da parte dell'opposizione, come il consigliere Ferrante di Benedictis (FdI), per il quale: "Finalmente la maggioranza si accorge dell'emorragia che sta avvenendo in città sul commercio", e che ricorda "a Torino ogni attività commerciale che si apre se ne chiudono 2,4". Più critica la restante frangia della minoranza, che la considera una decisione "politicamente accattivante", commenta il consigliere della Lega Giuseppe Catizone e "fumosa" e "solo compensativa, invece che preventiva", per il capogruppo M5S Andrea Russi. 

Provocatorio anche Silvio Viale, che sulla votazione si è astenuto: "E' una decisione populista, ma voglio vedere come questa città promette ai commercianti quello che non è in grado di fare su tutti gli altri settori.

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