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(In)sicurezza

Sale ancora in bollettino spaccate: vetrine e fiducia dei commercianti in frantumi

Due nuove spaccate nel corso della scorsa notte su corso Belgio e piazza Vittorio

La spaccata da “Il giandujotto”

La spaccata da “Il giandujotto”

Altri due colpi in una notte. Continua a salire il bollettino delle spaccate cittadine. Terrorizzando i commercianti. Dal centro alle periferie, in modo indiscriminato, nessuno più è al sicuro. Gli ultimi due episodi la scorsa notte tra corso Belgio, in Vanchiglietta, nei confronti di un’agenzia immobiliare, e piazza Vittorio Veneto 20b: sede del ristorante “La Prosciutteria”.

Gli attacchi delle ultime settimane stanno colpendo in maniera particolarmente dura il centro cittadino, con i commercianti sempre più impauriti e alla ricerca di sicurezza. Due episodi su via Po, altri due in Galleria Subalpina e diversi, che ormai non si contano neanche più su via Garibaldi. In media un caso ogni due giorni. La conta dell’ultimo mese, infatti, arriva a circa una quindicina di episodi.

Utilizzano molto spesso i tombini a mo’ di “ariete”, o più semplicemente sampietrini di porfido. E generalmente la refurtiva è scarsa: una vetrina mandata in frantumi, poche centinaia di euro in cassa - anche perché ormai nessuno lascia più contanti in negozio - ma tanti danni e altrettanta insicurezza. Nella maggior parte dei casi si tratta di “blitz” in cui in pochi minuti si arraffa tutto quello che si può.

L’ultimo episodio documentato da Daniel, che nelle scorse notti aveva già subito una spaccata nel suo negozio di cioccolato “Il giandujotto”, sotto i portici di piazza Castello, a pochi passi dalla Galleria Subalpina. Ieri pomeriggio un uomo, in apparente stato di alterazione, avrebbe trafugato in malo modo una bottiglia di grappa al Barolo da circa 70 euro. Una beffa. L’ennesima sferzata alla stabilità degli esercenti.

Qualche giorno fa il “vertice” tra il sindaco di Torino e la presidente di Ascom Confcommercio Torino e Provincia Maria Luisa Coppa. «Vorremmo più vigili in strada, invece il cuore di Torino è sguarnito: si spiega anche così questa escalation di spaccate», ribadisce Coppa.

E da mesi sarebbe anche in piedi un tavolo tecnico con il prefetto per ridefinire la sicurezza in centro. L’antifona che risuona tra gli esercenti è la stessa: «Ridateci la nostra sicurezza».

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