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la chiusura storica

Dopo 71 anni di attività chiude "La Spiga D'oro" a Torino, locale storico torinese

Addio ad un pezzo di storia locale con la chiusura del ristorante "La Spiga D'oro", il 27 luglio ha inaugurato la sua ultima cena

Dopo 71 anni di attività chiude "La Spiga D'oro" a Torino, locale storico torinese

Il 27 Luglio, per l'ultima volta si sono tirate fuori pentole, padelle, tovaglie e posate, con l'idea che sarebbe stata l'ultima volta. Dopo 71 anni di attività, la Spiga d’Oro, storica pizzeria e ristorante di via Cesana 73, ha servito l’ultima cena. Un addio silenzioso, senza clamore, ma accompagnato da tanta nostalgia.

Fondata nel 1954, la Spiga d’Oro era più di un semplice locale: era una piola autentica, una di quelle sopravvissute al tempo e ai cambiamenti della città. Con i suoi interni semplici, le tovaglie a quadrettoni, il menù cartaceo e i prezzi popolari, rappresentava un piccolo rifugio per chi cercava cucina genuina e accoglienza sincera

Nonostante l’assenza di un evento ufficiale di chiusura, la notizia si è sparsa rapidamente tra i clienti abituali. Domenica sera, in molti hanno deciso di fare un’ultima visita, per salutare i titolari storici e assaporare un’ultima volta la celebre pizza al tegamino e la farinata appena sfornata. “Un pezzo di Torino che se ne va”, ha commentato con emozione un cliente presente sin dagli anni ’60.

Il locale era noto per la sua atmosfera fuori dal tempo, dove ogni cliente era riconosciuto e accolto come in famiglia. Persino l’assessore al Welfare del Comune di Torino, Jacopo Rosatelli, ha voluto esprimere pubblicamente il suo dispiacere per la chiusura di quello che definisce “un luogo autentico e insostituibile”.

Dietro al bancone e in sala, volti storici che da anni portavano avanti con passione una ristorazione semplice ma amata. Il rammarico nel quartiere è palpabile, perché con la Spiga d’Oro scompare un punto di riferimento, un luogo che per tanti torinesi era “casa” più che ristorante.

Sul futuro del locale aleggia qualche voce: si parla di una possibile riapertura con una nuova gestione. Ma sarà difficile replicare quella miscela unica di sapori, volti e storie che per oltre sette decenni ha fatto della Spiga d’Oro un’istituzione popolare della Torino che resisteva, a suo modo, al tempo che cambia.

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