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Reti tagliate e porte sfondate per introdursi nell'ex Cral Gtt. «E' nel mirino dei nomadi da tempo»

L'ex dopolavoro dei dipendenti Gtt è abbandonato da qualche mese e il rischio di effrazioni era stato segnalato più volte negli ultimi mesi

Reti tagliate e porte sfondate per introdursi nell'ex Cral Gtt. «E' nel mirino dei nomadi da tempo»

Reti tagliate e porte sfondate per introdursi nell'ex Cral Gtt. «E' nel mirino dei nomadi da tempo»

Il rischio era stato segnalato più volte negli ultimi mesi e alla fine quanto temuto è avvenuto: l'altro giorno qualcuno si è introdotto all'interno dei locali dell'ex Cral Gtt di via Avondo 26, in Barriera di Stura, chiuso da 7 mesi e messo in vendita. Negli ultimi mesi la presenza in zona di alcuni camper con a bordo nomadi che sembravano "interessati" all'edificio abbandonato era stata denunciata più volte, soprattutto dal vicepresidente della Circoscrizione 5 Antonio Cuzzilla (FI). Ovviamente non si può avere alcuna certezza su chi si sia introdotto nei locali ma il rischio che questo avvenisse era in effetti noto a tutti.

«Un segnale preoccupante del degrado che si avvicinando al Cral - spiega il consigliere comunale Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) -. Dopo l’asta deserta del 2024, il circolo è rimasto abbandonato, con la sola JV Tennis a mantenere viva l’immobile e a fare da presidio contro l’abbandono. JV Tennis che continua le attività, anche a favore di persone con disabilità, senza una proroga ufficiale del contratto, e senza risposte da Gtt, rendendo difficile programmare la stagione in partenza a settembre. In un’area già segnata da vuoti urbani importanti, come l’ex Manifattura Tabacchi, l’ex vivaio e l’ex Poste, ora anche il Cral rischia l’occupazione e il degrado. È tempo di agire, prima che questa zona diventi una terra di nessuno».

Con la disdetta lo scorso novembre degli accordi che lasciavano al Circolo ricreativo dei lavoratori del Gruppo Torinese Trasporti, la proprietà di via Avondo, il locale è stato messo in vendita per far quadrare i bilanci. E il Cral spostato, quasi contestualmente, nella nuova sede - più piccola - di via Turati 11. Lasciando i locali di via Avondo alla mercè di ladri e vandali.

«Sulla gestione attuale del Cral - conclude Antonio Cuzzilla - segnalo inoltre l’interpellanza ufficiale presentata dalla consigliera Scanderabech (Forza Italia), che ha sollevato dubbi significativi in merito alla trasparenza del bilancio e alle modalità di svolgimento delle ultime elezioni. È necessario un vero reset: il Cral è patrimonio collettivo, e non può continuare ad essere gestito come una semplice assemblea condominiale».

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