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Il resoconto
01 Agosto 2025 - 21:20
Il mercato dell’auto italiano continua a viaggiare a marce ridotte, e Stellantis ne sente il contraccolpo. A luglio 2025, il gruppo ha registrato in Italia 30.797 immatricolazioni, in calo del 12,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. La quota di mercato è scesa al 26%, mentre nei primi sette mesi dell’anno le immatricolazioni totali si attestano a 281.454 unità, in calo dell’11,7%, con una quota che passa dal 31,5% al 28,9%.
A pesare, oltre al rallentamento generale dei consumi, è anche una normativa europea giudicata incerta dagli operatori e una politica di incentivi giudicata inefficace. “La tendenza rimane negativa – avverte Roberto Vavassori, presidente di ANFIA – e l’assenza di una data certa per la revisione del regolamento CO₂ genera incertezza tra i consumatori”. Sulla stessa linea anche Massimo Artusi, presidente di Federauto, che sottolinea come i concessionari stiano registrando un forte calo delle visite in showroom e una domanda debole, alimentata da confusione normativa e dall’annuncio, a giugno, di incentivi che “riguarderanno una platea ristretta, pari a circa 35.000 vendite, del tutto insufficienti per sostenere un vero rinnovo del parco circolante”.
Eppure, dentro Stellantis, alcune realtà riescono a emergere con forza. Fiat, storicamente punto di riferimento del mercato italiano, ha registrato a luglio una crescita del 9,2% rispetto al 2024, portandosi a una quota dell’11,2% e 15.244 immatricolazioni (inclusi veicoli commerciali). Solo nel mercato vetture, Fiat ha totalizzato 11mila unità, con una quota del 9,3%. A trainare è ancora una volta la Pandina, versione aggiornata della storica Panda, che si conferma la vettura più venduta in Italia con 7.858 immatricolazioni nel solo mese di luglio. Positiva anche la performance della nuova 600, ormai prossima alle 20.000 unità dal lancio e già quarta nel ranking del suo segmento, e della Topolino, reginetta del mercato quadricicli con oltre il 24% di share.
Restando in casa Stellantis, Jeep continua a brillare grazie al successo del SUV Avenger, disegnato a Torino, che si conferma per il secondo anno consecutivo il SUV più venduto d’Italia. Nei primi sette mesi del 2025 l’Avenger ha raggiunto una quota del 10,8% nel segmento B-SUV, del 5,6% tra tutti i SUV, e sfiora il 20% tra i B-SUV 100% elettrici. Jeep si attesta così sopra il 4,3% di quota complessiva, restando nella top ten del mercato. Ottimo anche il risultato della Renegade 4xe Plug-In Hybrid, seconda tra le ibride plug-in vendute, con una quota del 24%. Anche Alfa Romeo prosegue il suo slancio positivo: a luglio le immatricolazioni sono cresciute del 14%, raggiungendo 1.962 unità e una quota dell’1,7%. Nei primi sette mesi dell’anno, il marchio ha superato le 18.800 unità (+35%), con una quota dell’1,9%. A trainare è il B-SUV sportivo Junior, disponibile sia in versione elettrica da 280 CV che nella nuova ibrida Q4, considerato dalla casa come il simbolo di una strategia che punta su sportività accessibile, design e tecnologia italiana.
In decisa crescita anche Citroën, che chiude i primi sette mesi dell’anno con una quota del 3,9%. La novità del momento è il nuovo C3 Aircross, unico B-SUV europeo con configurazione a 7 posti in un corpo compatto, che a luglio ha segnato un +58% di vendite rispetto a giugno. La gamma si completa con il nuovo C5 Aircross 100% elettrico e la piccola AMI, ora disponibile anche nella versione Buggy. Ma non c’è solo Stellantis a muovere gli equilibri. A fare rumore nel segmento elettrico è la cinese Leapmotor, che a luglio ha registrato il suo miglior risultato mensile di sempre: 371 immatricolazioni complessive e una crescita del 14% rispetto a giugno. Nel mercato delle auto elettriche (Bev), Leapmotor ha conquistato il 5% di share, arrivando al settimo posto assoluto e salendo addirittura sul podio del canale privati con una quota dell’8,9%.
Il modello di punta è la T03, che con 282 unità vendute è stata l’auto BEV più immatricolata in Italia a luglio, nonché la best seller del segmento A. Compatta ma tecnologicamente avanzata – 95 CV, autonomia fino a 395 km in città e ricarica rapida in soli 36 minuti dal 30% all’80% – la T03 è il simbolo di una strategia vincente basata su prezzo accessibile e contenuti concreti. “I risultati di luglio dimostrano che gli automobilisti italiani sanno apprezzare la mobilità elettrica, se proposta con i giusti contenuti e a un prezzo equo”, ha dichiarato Federico Scopelliti, Country Manager di Leapmotor Italia.
Intanto, l’Unrae, l’associazione delle case estere, lancia l’ennesimo grido d’allarme: “Il bilancio dei primi sette mesi dell’anno conferma la tendenza negativa, con una perdita del 3,8% sul 2024 e del 21,3% rispetto al 2019”. La previsione di fine anno è stata tagliata a 1.515.000 immatricolazioni, 25.000 in meno rispetto alle stime precedenti. Rispetto al 2019, si parla di una contrazione “drammatica” di oltre 400mila unità.
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