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ECONOMIA & LAVORO
05 Agosto 2025 - 15:35
Una boccata d’ossigeno per mille aziende e quattromila lavoratori piemontesi: il settore legno-lapidei ha un nuovo contratto. In un mercato sotto pressione, con manodopera sempre più difficile da trovare e margini sempre più stretti, arriva un’intesa che garantisce aumenti in busta paga e premi legati alla produttività. Firmato il 31 luglio, l’accordo è il frutto di un confronto tra imprese artigiane e sindacati, con l’obiettivo di rafforzare la filiera e tutelare il lavoro specializzato.
È stato infatti sottoscritto il nuovo Contratto Collettivo Regionale di Lavoro per i dipendenti delle imprese artigiane e PMI attive nei settori legno, arredo e materiali lapidei in Piemonte. L’intesa, che coinvolge circa 1.000 aziende e 4.000 lavoratori, è stata firmata dalle associazioni datoriali Confartigianato Imprese Piemonte, CNA Piemonte e Casartigiani Piemonte, insieme alle organizzazioni sindacali Feneal UIL, Filca CISL e Fillea CGIL del Piemonte.
Il rinnovo arriva in una fase complessa per il comparto, caratterizzata da trasformazioni tecnologiche, inflazione e carenza di manodopera qualificata. L’accordo si colloca nel quadro dell’intesa intercategoriale siglata il 28 marzo 2025 e si propone di sostenere la competitività delle imprese artigiane e la valorizzazione delle competenze professionali.
Sul piano economico, il contratto prevede un incremento dell’1,5% sui minimi retributivi regionali, applicato su tutte le mensilità e aggiornabile annualmente. Introduce inoltre un elemento di produttività regionale fino al 3% dei minimi tabellari nazionali, legato a indicatori che monitorano l’andamento del settore a livello regionale, tra cui il ricorso agli ammortizzatori sociali, l’occupazione e la dinamica delle imprese iscritte al sistema bilaterale. È previsto anche un importo una tantum di 230 euro lordi a copertura del periodo di vacanza contrattuale.
L’accordo conferma il ruolo della contrattazione di secondo livello come strumento utile per affrontare i cambiamenti del settore, sostenere la formazione e mantenere l’equilibrio tra le esigenze aziendali e i diritti dei lavoratori. Le parti hanno definito un impianto di relazioni sindacali orientato al confronto e alla gestione condivisa delle specificità territoriali. Il nuovo contratto interviene su un comparto che conta numeri significativi in Piemonte e ne aggiorna gli strumenti normativi ed economici in linea con le condizioni attuali del mercato del lavoro.
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