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Torino d'agosto: da città deserta a centro pulsante di vita e turisti

La città si è trasformata, da un luogo deserto a un centro dinamico che non conosce pausa

Torino d'agosto: da città deserta a centro pulsante di vita e turisti

In agosto, Torino non smette mai di vibrare. Mentre il caldo torrido di metà mese avvolge la città, Piazza Vittorio, con i suoi portici e dehors affollati per il pranzo, sembra ben lontana dall’immagine che la città offriva cinquant’anni fa. Un tempo, il capoluogo piemontese diventava quasi deserto, in un’atmosfera che oggi appare irreale.

Negli anni ’60 e ’70, la città si svuotava completamente durante il mese di agosto, quando la Fiat – cuore produttivo e sociale di Torino – fermava la sua produzione. Le ferie collettive facevano chiudere negozi, uffici e fabbriche, trasformando la città in un luogo silenzioso e sospeso, dove persino trovare un bar aperto diventava una rarità. Le serrande abbassate e i cartelli di ferie estive, a volte anche di un mese intero, caratterizzavano il paesaggio urbano.

Oggi, però, Torino è un'altra città. Il turismo e il boom post-Olimpiadi del 2006 hanno dato nuova vita alla città. Con outlet, supermercati e centri commerciali che non chiudono mai, anche Ferragosto è solo un altro giorno di attività frenetica, confermando il volto dinamico e sempre in movimento di una Torino che non si ferma mai.

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