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A Torino si compra usato: il capoluogo è ultimo in regione per l'acquisto di beni durevoli

Nonostante la sua storia, Torino registra l'unico dato negativo tra le otto province piemontesi nella spesa per vetture nuove

auto usate

Una vecchia Fiat Panda

Nel 2024 le famiglie piemontesi hanno speso in media 3334 euro per beni durevoli, con un incremento del 3,4% rispetto al 2023, pari a 390 euro in più della media nazionale. Lo rileva l’Osservatorio Findomestic, che colloca però la regione al 17° posto in Italia per crescita dei consumi.

A trainare il mercato è l’acquisto di auto usate: 2,21 miliardi di euro (+10,6%), contro 1,58 miliardi destinati alle nuove (+2,3%) e 190 milioni per le due ruote (+6,6%). Una tendenza che fotografa la crisi del settore automotive sul mercato interno. Torino segna l’unico dato negativo tra le otto province piemontesi nella spesa per vetture nuove, pur restando terza in Italia per volume complessivo (3,42 miliardi), dietro solo a Milano e Roma. Anche il consumo di beni durevoli ha una crescita limitata al 2,6%, con il capoluogo al 100° posto nazionale su 107 province.

Le differenze territoriali sono marcate: Biella registra 3806 euro di spesa media per famiglia, seconda in Italia dopo Modena; Torino, invece, si ferma a 3210 euro, fanalino di coda in regione.

Negli altri settori i consumi mostrano andamenti contrastanti. Gli elettrodomestici crescono del 3% (238 milioni), mentre i mobili restano quasi invariati (-0,3%, 823 milioni, terz’ultimo posto a livello nazionale). Prosegue invece la flessione per elettronica (-4,5%, 53 milioni), information technology (-2%, 91 milioni) e telefonia (-2,3%, 284 milioni).

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