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L'iniziativa
22 Agosto 2025 - 21:11
In un’estate segnata da inquietudini globali, papa Leone XIV ha lanciato un accorato appello alla pace, invitando tutti a dedicare il 22 agosto al digiuno e alla preghiera, in nome di Maria Regina della Pace. Un gesto simbolico, cui ha risposto entusiasta da Torino anche il Coordinamento Interconfessionale del Piemonte “Noi siamo con Voi”. Un momento di raccoglimento davanti alla crescente violenza nel mondo.
L'auspicio è a un rinnovato slancio diplomatico "che conduca a un possibile incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina, e a una fine dell'immane tragedia a Gaza, dove si chiede la liberazione immediata dei 50 ostaggi ancora trattenuti da Hamas", si spiega nella nota del Coordinamento, di cui è portavoce Giampiero Leo, anche vicepresidente del Comitato Diritti Umani e Civili regionale.
Ma la speranza è quella di puntare il riflettore anche sui restati conflitti attivi nel mondo: ben 55, "con civili, donne e bambini spesso trasformati in armi o scudi umani. Si chiede ai leader politici e diplomatici di riconoscere il diritto all’esistenza e alla dignità dei popoli, al di là della logica della forza militare", recita la nota ufficiale del Coordinamento.
Il gesto vuole essere più potente del fragore della violenza. "La Speranza intravede una Pace meravigliosa là dove il
narcisismo del potere vuole convincerci che essa sia incredibile", è la chiosa del Coordinamento.
Questa risposta alla "chiamata" di Leone XIV si inserisce nel solco di un'altra iniziativa tutta torinese. Il “Tavolo della Speranza” noto il 20 luglio 2025, da rappresentanti delle comunità religiosa e laiche — in particolare cristiana, ebraica e islamica — insieme a figure del mondo della spiritualità e del dialogo interconfess
In un’estate segnata da inquietudini globali, Leone XIV ha lanciato un accorato appello alla pace, invitando tutti a dedicare il 22 agosto al digiuno e alla preghiera. Un gesto simbolico, cui ha risposto con entusiasmo da Torino anche il Coordinamento Interconfessionale del Piemonte “Noi siamo con Voi”. Un momento di raccoglimento davanti alla crescente violenza nel mondo.
L’auspicio è un rinnovato slancio diplomatico che conduca a un possibile incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina, e a una fine dell’immane tragedia a Gaza, dove si chiede la liberazione immediata dei 50 ostaggi ancora trattenuti da Hamas. Lo si spiega nella nota del Coordinamento, di cui è portavoce Giampiero Leo, anche vicepresidente del Comitato Diritti Umani e Civili regionale.
Ma la speranza è quella di puntare il riflettore anche sui restanti 55 conflitti attivi nel mondo: con civili, donne e bambini spesso trasformati in armi o scudi umani. Si chiede ai leader politici e diplomatici di riconoscere il diritto all’esistenza e alla dignità dei popoli, al di là della logica della forza militare.
Il gesto vuole essere più potente del fragore della violenza. “La Speranza intravede una Pace meravigliosa là dove il narcisismo del potere vuole convincerci che essa sia incredibile”, è la chiosa del Coordinamento.
La risposta alla “chiamata” di Leone XIV si inserisce nel solco di un’altra iniziativa tutta torinese: il “Tavolo della Speranza”, nato il 20 luglio 2025, da rappresentanti delle comunità religiosa e laiche — in particolare cristiana, ebraica e islamica — insieme a figure del mondo della spiritualità e del dialogo interconfessionale.
Obiettivo centrale: contrastare la polarizzazione del dibattito sulla guerra in Medio Oriente e promuovere un dialogo interreligioso volto alla pace, basato sulla consapevolezza e il rispetto dei diritti fondamentali di tutti i popoli, avviando una serie di incontri pubblici sulla scia della dichiarazione congiunta firmata dal Cardinale Matteo Zuppi e dal presidente della Comunità Ebraica di Bologna Daniele De Paz, intitolata “Sulla guerra a Gaza e sull…”
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