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Torino
24 Agosto 2025 - 11:38
Ufficio oggetti rinvenuti
Ogni giorno Torino diventa il palcoscenico di piccoli e grandi smarrimenti: le stazioni, i mezzi pubblici, gli uffici postali, ma non solo, diventano i luoghi in cui si accumulano oggetti dimenticati. La causa non è solo la distrazione: ci sono anche borse, portafogli, documenti abbandonati dai borseggiatori dopo aver sottratto contanti o beni di valore. Molti cittadini, però, ignorano l’esistenza dell’ufficio oggetti rinvenuti, che a Torino si trova in via Meucci 4, e non sanno che lì potrebbero ritrovare ciò che hanno perso.
Proprio in quell’ufficio il picco di telefonate arriva puntuale ogni lunedì: è il giorno in cui torinesi e turisti si accorgono di aver perso qualcosa nel fine settimana. Già nel primo semestre del 2025 si registrano quasi 4.000 oggetti rinvenuti. Nel 2024 erano oltre 9.300. Parliamo di oggetti di qualunque genere: borse, zaini e cartelline soprattutto sui mezzi pubblici, cellulari, occhiali, abbigliamento, documenti personali, chiavi, ma anche giocattoli. Persino una abat-jour dimenticata sul bus.
Durante la nostra visita presso l’ufficio comunale abbiamo trovato una serie di scaffali dove gli oggetti sono catalogati e inseriti con perfetto ordine. Gli oggetti rinvenuti possono essere consegnati non solo da privati cittadini ma, per esempio, anche da GTT, poste italiane, AMIAT e carabinieri. Alla consegna, dopo la registrazione, viene rilasciata una copia come ricevuta. Ogni oggetto rinvenuto segue un suo percorso, come il ritrovamento di alcuni documenti. Qualora il legittimo proprietario non si presenti entro 90 giorni: il bancomat viene distrutto, la patente mandata alla Motorizzazione, la carta di identità, se è del comune di Torino, spedita in via della Consolata, la tessera sanitaria finisce all’Agenzia delle entrate. I documenti dei cittadini stranieri, invece, vengono spediti ai relativi Consolati.
«Torino, città sempre più turistica, ha registrato un aumento significativo di visitatori – commenta l’assessore al commercio Paolo Chiavarino –. Questo si riflette anche sul numero di documenti smarriti: solo nel primo semestre di quest’anno ne sono stati inviati 60 ai Consolati, un numero già vicino al totale dell’anno scorso, che si era fermato a 75. È un dato che conferma quanto sia importante far conoscere ai cittadini e ai turisti l’esistenza dell’ufficio oggetti rinvenuti, così da poter recuperare rapidamente ciò che viene perso».
Tra i casi di storie a lieto fine, l’Assessore ci racconta di un signore del sudafrica che il 12 agosto aveva dimenticato lo zaino sul treno. Il 13 agosto la polizia ferroviaria aveva portato lo zaino all’ufficio e il martedì successivo lo zaino era già nelle mani del proprietario. La persona ha un anno di tempo per recarsi in via Meucci, al termine del quale il bene viene distrutto oppure dato in beneficenza agli enti che ne fanno richiesta, come ad esempio cancelleria, libri, abbigliamo in ottime condizioni.
«È importante conoscere gli orari e i giorni di apertura. – conclude l’Assessore -Fino al 31 agosto l’ufficio riceverà esclusivamente su appuntamento. Dal 1° settembre è necessario telefonare ai numeri 011.01130753 - 011.01130624 per avere informazioni e fissare un appuntamento nei giorni di lunedì, martedì, giovedì dalle 9.00 alle 12.00».
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