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Primati torinesi

Torino 1846: la prima scuola serale per operai in Italia

L’iniziativa promossa da don Giovanni Bosco, che nello stesso anno aveva già avviato le prime attività educative per giovani apprendisti

Torino 1846

Nel 1846 a Torino nacque la prima scuola serale per operai

Nel 1846 a Torino nacque la prima scuola serale per operai, considerata un’esperienza pionieristica nell’ambito dell’istruzione popolare in Italia preunitaria. L’iniziativa fu promossa da don Giovanni Bosco, che nello stesso anno aveva già avviato le prime attività educative per giovani apprendisti e ragazzi delle classi popolari. L’apertura di una scuola serale rappresentò un passaggio decisivo: consentiva a lavoratori e apprendisti di frequentare lezioni dopo la giornata lavorativa, con l’obiettivo di accrescere le competenze di base e offrire strumenti di emancipazione sociale.

L’iniziativa fu promossa da don Giovanni Bosco, che nello stesso anno aveva già avviato le prime attività educative per giovani apprendisti e ragazzi delle classi popolari.

Le lezioni si svolgevano inizialmente nei locali messi a disposizione dall’Oratorio di Valdocco e comprendevano insegnamenti elementari di lettura, scrittura, aritmetica e nozioni pratiche di utilità immediata per il lavoro. Il modello era semplice ma innovativo, perché si rivolgeva non a studenti regolari ma a operai e artigiani già inseriti in contesti produttivi. La scuola serale torinese si inseriva in un quadro più ampio di riforme sociali e pedagogiche che in Europa vedeva la diffusione di iniziative simili per la formazione della manodopera.

Le lezioni si svolgevano inizialmente nei locali messi a disposizione dall’Oratorio di Valdocco e comprendevano insegnamenti elementari di lettura, scrittura, aritmetica e nozioni pratiche di utilità immediata per il lavoro

Nel 1852, sei anni dopo l’avvio, l’esperienza ricevette un riconoscimento istituzionale: le scuole serali di Torino furono ufficialmente approvate dal Ministero della Pubblica Istruzione del Regno di Sardegna. Questo passaggio sancì il carattere pubblico e gratuito di un percorso che da iniziativa locale si trasformò in modello riproducibile in altre città.

Nel 1852, sei anni dopo l’avvio, l’esperienza ricevette un riconoscimento istituzionale: le scuole serali di Torino furono ufficialmente approvate dal Ministero della Pubblica Istruzione del Regno di Sardegna

L’importanza della prima scuola serale di Torino è attestata anche dal fatto che, negli anni successivi, esperienze analoghe furono replicate in altre realtà urbane industriali, contribuendo a diffondere l’istruzione elementare tra fasce della popolazione che fino a quel momento ne erano escluse. L’iniziativa si collegava direttamente al contesto torinese dell’epoca, segnato dall’avvio dei primi processi di industrializzazione e da una crescente domanda di formazione di base tra gli operai.

L’iniziativa si collegava direttamente al contesto torinese dell’epoca, segnato dall’avvio dei primi processi di industrializzazione e da una crescente domanda di formazione di base tra gli operai

Oggi la nascita della scuola serale per operai del 1846 viene ricordata come una tappa fondamentale della storia dell’educazione in Italia: un’esperienza che mise in relazione la città di Torino, capitale del Regno di Sardegna, con le sfide della modernizzazione sociale e produttiva, anticipando politiche pubbliche che solo decenni più tardi sarebbero state estese a livello nazionale.

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