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il caso

Fallisce il negozio, inizia a fumare crack ed estorce soldi ai genitori: arrestato

L'uomo ha 43 anni e vive in via Moretta, nel quartiere Cenisia. Deve rispondere di maltrattamenti e tentata estorsione

Un 43enne, dipendente dal crack, è stato arrestato per maltrattamenti e tentata estorsione

Un 43enne, dipendente dal crack, è stato arrestato per maltrattamenti e tentata estorsione

In passato aveva un negozio, che poi era stato costretto a chiudere durante la pandemia di Covid. Da quel momento, aveva iniziato a consumare sostanze stupefacenti. Crack, in prevalenza, da cui era dipendente da qualche anno, nonostante i tentativi di disintossicazione in una casa di cura. Per continuare a fumare il crack, era solito chiedere soldi alla mamma e al papà. Lo ha fatto per anni, fino a quando, dopo l’ennesima lite tra le mura domestiche, i carabinieri lo hanno arrestato. Dovrà rispondere di maltrattamenti e tentata estorsione un 43enne di Torino, finito in manette dopo una notte turbolenta in via Moretta, nel quartiere Cenisia.

Ad arrestarlo, i militari del Nucleo radiomobile, che sono intervenuti sul posto dopo la chiamata dei genitori del 43enne al 112. L’uomo, infatti, per l’ennesima volta stava chiedendo a mamma e papà il denaro per andare a comprare la dose di droga. Ne è nata una lite furibonda, fino a quando i genitori non sono riusciti a chiudere il figlio fuori dalla loro casa. Ma il 43enne non ne voleva sapere e dopo il rifiuto di mamma e papà di dargli i contanti, e dopo essere stato sbattuto fuori dall’alloggio, al civico 66 di via Moretta, è andato su tutte le furie e ha cominciato a scagliare calci violentissimi contro la porta di casa, intimando ai genitori di aprire. Sul posto sono arrivati i carabinieri del Radiomobile, che lo hanno arrestato. L’uomo, come detto, aveva provato a disintossicarsi dal crack in una casa di cura a Bruino, ma non c’era riuscito e allora continuava a estorcere denaro al papà 69enne e alla madre 66enne.

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