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il caso

Il Comune al condominio di Cit Turin: «Rimuovete l'amianto»

Il minerale fibroso è presente nelle parti comuni del Palazzo. E adesso, ne viene ordinata la rimozione

Pericolo amianto, ora il Comune ordina la rimozione

Pericolo amianto, ora il Comune ordina la rimozione

Via l’amianto dal condominio del quartiere Cit Turin. L’ordine di eliminare il pericoloso minerale fibroso dal palazzo di via Rosta 2, adesso, arriva direttamente dal Comune. Nello specifico, dall’Ufficio amianto del Dipartimento ambiente e grandi opere, che ha stabilito «la rimozione quanto prima possibile, e comunque non oltre tre mesi, dei manufatti contenenti amianto». Un caso, quello dell’amianto nel palazzo di via Rosta, sollevato per la prima volta da TorinoCronaca il 3 giugno scorso. Dopo che i residenti allarmati (specie dopo due casi di persone anziane colpite da malattie alle vie respiratorie) avevano scritto al Comune e alla polizia municipale. L’amministratore dello stabile si era cautelato affiggendo alcuni biglietti nel condominio, in cui avvertiva del rischio gli abitanti. Successivamente, analisi eseguite in laboratorio, dopo un sopralluogo effettuato dal responsabile del Programma di gestione del rischio amianto, avevano certificato la presenza del minerale. Adesso è il Comune a intimare l’eliminazione, il più presto possibile, dell’amianto dal palazzo di via Rosta.

Residenti soddisfatti? Non proprio, perché lo stesso Comune che adesso ordina l’intervento per la rimozione dell’amianto, pochi mesi fa ne smentiva la presenza nello stabile. «Da una verifica nel database dell’Ufficio della Città che si occupa della gestione degli esposti per manufatti contenenti amianto, non risultano segnalazioni per l’edificio di via Rosta 2», così una mail mandata a Riccardo Gorrieri, la cui famiglia abita in via Rosta. Dunque, nonostante da tempo il problema fosse stato denunciato, Palazzo Civico non aveva segnalazioni. L’amianto è stato trovato nel mastice delle finestre sulle scale e nel mastice della finestra sotto il balcone lato cortile. Come detto, l’amministratore aveva invitato i condomini a non toccare i manufatti. Senza però trasmettere segnalazione all’ufficio comunale. Ora, il Comune ordina di smaltire. Il costo? Circa 15mila euro.

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