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Il caso

Via asfalto e cemento verso l'azzeramento del consumo di suolo entro il 2050

La Regione Piemonte stanzia oltre 12 milioni per rinaturalizzare suoli urbani: de-impermeabilizzazione, più verde e sicurezza idrogeologica; bando aperto a comuni e province, obiettivo consumo netto di suolo zero entro il 2050

Cirio e Gabusi ufficio stampa regione

Il governatore Cirio e l'assessore Gabusi (foto: ufficio stampa Regione Piemonte)

1.150 ettari netti consumati in tre anni. Circa 617 tra 2021 e 2022, e 533 tra il 2022 e il 2023. Così oggi in Piemonte sono 170.769 gli ettari occupati da superfici artificiali, pari al 6,72% del territorio regionale. Una tendenza che mette a rischio ambiente, sicurezza idrogeologica e qualità della vita.

Nell'ottica di avviare un programma efficace di contrasto a questa tendenza la Regione Piemonte ha annunciato, questa mattina, lo stanziamento di oltre 12 milioni di euro destinati a finanziare interventi di rinaturalizzazione dei suoli degradati all’interno dei centri abitati. 

La misura, presentata nella Sala Trasparenza del Grattacielo Piemonte, alla presenza del presidente della Regione, Alberto Cirio, e degli assessori regionali Marco Gallo (Urbanistica) e Marco Gabusi (Opere pubbliche e Difesa del Suolo).

Il bando rientra nel Fondo nazionale per il contrasto al consumo di suolo 2023-2027, istituito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e punta a sostenere progetti in grado di riportare la natura in spazi urbani oggi impermeabilizzati, spesso inutilizzati o abbandonati.

In concreto, si tratta di interventi di de-impermeabilizzazione: rimozione di asfalto e cemento da aree pubbliche, trasformandole in aree verdi non edificabili, con benefici diretti sul microclima cittadino, la gestione delle acque piovane, la biodiversità e la sicurezza idraulica.

"Ogni volta che abbiamo la possibilità di reperire risorse economiche per salvaguardare il territorio lo facciamo – ha dichiarato il presidente Cirio –. Con questo intervento dimostriamo che sviluppo e sostenibilità possono camminare insieme. Il nostro compito è consegnare alle future generazioni un Piemonte più verde, vivibile e competitivo".

"Con questo bando diamo una risposta concreta a una delle sfide più urgenti: arrestare il consumo di suolo e ripristinare gli equilibri naturali nelle città", ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Marco Gallo. "È molto più di un intervento ambientale: è una strategia per migliorare la vivibilità urbana e rafforzare la resilienza dei nostri centri abitati".

Anche l’assessore Gabusi ha sottolineato l’importanza del provvedimento in chiave di prevenzione del dissesto: "Rappresenta un tassello importante del nostro impegno per la riduzione del rischio idrogeologico, un impegno che portiamo avanti ogni giorno insieme agli enti locali".

La Regione ha anche annunciato una ripartizione equilibrata delle risorse tra piccoli Comuni e grandi centri urbani, in modo da rendere la misura accessibile a tutto il territorio, senza squilibri tra le diverse aree provinciali.

Il bando, rivolto alle amministrazioni locali e alle Province, è un invito a presentare progetti di trasformazione urbana orientati alla sostenibilità. L’obiettivo finale – in linea con le politiche europee – è ambizioso: azzerare il consumo netto di suolo entro il 2050.

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