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Il Piemonte ridisegna i fondi per Province e Città Metropolitana di Torino, Cirio: "Verso la sburocratizzazione"

Regione Piemonte, accordo 2025-2027 da 6,45 milioni con nuove modalità

La Regione Piemonte

Il grattacielo della Regione

Cambiano le regole per il finanziamento delle Province piemontesi e della Città Metropolitana di Torino. La Giunta regionale del Piemonte, questa mattina, ha dato il via libera a un nuovo schema di accordo che ridefinisce i criteri e le modalità di trasferimento delle risorse destinate al funzionamento delle funzioni conferite dalla Regione agli enti di area vasta.

Il provvedimento arriva in attuazione della legge regionale n. 23 del 2015, varata in seguito alla riforma nazionale delle Province (legge Delrio), che ha ridimensionato i poteri di questi enti, senza però eliminarne del tutto le competenze. In Piemonte, la Regione ha mantenuto il conferimento di alcune funzioni fondamentali — tra cui la gestione di strade provinciali, l’edilizia scolastica superiore, l’ambiente e il supporto tecnico-amministrativo ai Comuni — rendendo necessario un sistema stabile e chiaro di finanziamento.

Un nuovo modello di trasferimento

La spesa complessiva massima prevista per il nuovo schema ammonta a 6.450.000 euro, suddivisa in tre annualità da 2.150.000 euro ciascuna per gli anni 2025, 2026 e 2027. Le cifre sono state determinate sulla base della media dei costi sostenuti nel quinquennio 2016-2021, con un incremento del 15%, per tenere conto degli aumenti inflattivi e delle esigenze operative crescenti degli enti locali.

Il nuovo modello supera il precedente sistema — introdotto con la DGR n. 23-4390 del 19 dicembre 2016 — che prevedeva trasferimenti ex post, cioè sulla base di rendicontazioni delle spese già sostenute. Con l’accordo approvato oggi, si passa invece a una logica ex ante, fondata sul principio del costo standard, che consente una pianificazione più efficiente e una riduzione della burocrazia.

Le dichiarazioni istituzionali

Soddisfatti il presidente della Regione, Alberto Cirio, e l’assessore agli Enti Locali, Enrico Bussalino, che parlano di un “provvedimento importante per la sburocratizzazione”, nato da un “confronto costante con gli enti locali”.

“Le Province e la Città Metropolitana – sottolineano – sono istituzioni fondamentali per i territori e svolgono funzioni strategiche al servizio delle comunità. Con questo accordo garantiamo certezza delle risorse e rafforziamo il ruolo degli enti di area vasta, rendendo più sostenibile e trasparente l’azione amministrativa”.

Un contesto di riforme e transizione istituzionale

Il tema del finanziamento delle Province è da anni oggetto di discussione a livello nazionale e locale. Dopo la riforma Delrio del 2014, molte funzioni sono rimaste in una sorta di “zona grigia”, con enti spesso a corto di risorse e costretti a operare in condizioni difficili, nonostante la permanenza di incarichi cruciali per la vita quotidiana dei cittadini, come la manutenzione delle scuole superiori e delle infrastrutture locali.

Con questo nuovo schema, la Regione Piemonte intende fornire una risposta strutturata e stabile, valorizzando il ruolo delle Province e della Città Metropolitana come snodi intermedi tra Regione e Comuni. Il metodo del costo standard, inoltre, potrebbe rappresentare un modello replicabile anche per altre funzioni e altri settori della pubblica amministrazione.

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