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I DATI
04 Settembre 2025 - 20:40
Diminuiscono le previsioni occupazionali in Piemonte per il mese di settembre 2025: un calo di 4420 assunzioni.
Le imprese piemontesi, infatti, prevedono di assumere circa 35.350 persone, cioè l’11% in meno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il dato trimestrale settembre-novembre 2025 conferma il trend negativo con una riduzione di 9.280 assunzioni in confronto allo stesso periodo del 2024.
I dati emergono dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro, che monitora le previsioni di entrata nel mercato del lavoro attraverso interviste a campione effettuate nel mese di luglio 2025.
A livello nazionale i contratti di assunzione (di durata superiore a 20 giorni lavorativi o a tempo indeterminato) programmati dalle imprese dei settori industria, servizi e primario a settembre sono circa 569mila: una flessione di -15mila ingressi programmati.
Il calo delle assunzioni riguarda principalmente i settori dei servizi e dell’industria. A livello settoriale emerge come siano sempre i servizi a formare la fetta più consistente della domanda di lavoro con 23.380 entrate, il 66,1% del totale (circa 3.440 unità in meno rispetto settembre 2024). L’industria prevede 10.410 entrate, generando il 29,4% della domanda totale: un calo di circa 1.060 unità. Il settore primario, con circa 1.560 assunzioni nel mese di settembre (+80 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), pesa il 4,4%.
Il 78,6% delle entrate programmate dalle aziende piemontesi riguarderà personale dipendente, il 15,4% lavoratori somministrati, l’1,9% collaboratori e il 4,1% altri lavoratori non alle dipendenze. Nel 23% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 77% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita). Il settore che presenta il maggior tasso di contratti stabili (indefinito) è l’industria manifatturiera (38%); il minore il settore primario (3%).
Delle 35.350 entrate previste in Piemonte per settembre, il 17% è costituito da laureati, il 23% da diplomati, mentre le qualifiche o diplomi professionali e la scuola dell’obbligo pesano rispettivamente il 39% e il 19%.
Il 23% delle entrate previste a settembre 2025 nella nostra regione sarà destinato a professioni commerciali e dei servizi, un altro 28% riguarderà gli operai specializzati e conduttori di impianti.
Il 22% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici e solo il 9% sarà rappresentato da impiegati. I profili generici, in fine, costituiranno il 18% delle assunzioni del mese. Poco meno di un’assunzione su tre (33%) interesserà giovani con meno di 30 anni. Nel 23% dei casi le imprese prevedono di assumere personale immigrato, dato superiore rispetto a quello italiano (19%).
La maggior difficoltà di reperimento si riscontra negli operai specializzati e i conduttori di impianti e macchine (difficoltà del 60,7%), e dirigenti, professioni con elevata specializzazione e tecnici (difficoltà del 50,3%).
All’interno del primo gruppo il “mismatch” tra domanda e offerta raggiunge i picchi più elevati per gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (84,6%) e per quelli specializzati in installazione e manutenzione di attrezzature elettriche ed elettroniche (76,6%), mentre nel secondo appare particolarmente gravosa la ricerca di tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (70,1%) e di tecnici della salute (68,5%).
Difficoltà inferiori alla media si riscontrano, invece, nel reperimento di impiegati,
professioni commerciali e nei servizi.
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