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Sanità

Quiete dopo la tempesta: Schael a casa e Livio Tranchida è «già una rockstar»

L’assessore Riboldi: «La nomina di Schael è stata sbagliata ma ora ho fatto la scelta giusta»

«Un dovere firmare entro qualche settimana»: la sentenza del nuovo numero uno di Città della Salute

Era stato annunciato come il lunedì in cui sia Thomas Schael che Livio Tranchida avrebbero potuto “coesistere” all’interno di Città della Salute e della Scienza. Il primo - sfiduciato ma senza notifica, secondo lui - è oggi ufficialmente ex commissario dell’Azienda. Il secondo, invece, ha presieduto ieri la prima inaugurazione dalla sua presa di servizio. Alla fine, però il tedesco non si è fatto vedere. E il taglio del nastro a Città della Salute è avvenuto senza ulteriori colpi di scena.
Tranchida, così, continua ad andare nella direzione opposta a chi lo ha preceduto. Umanità e dialogo, sono i concetti ribaditi nelle sue prime parole. Assieme a quello di dignità. «Questa città aspetta da tempo un percorso "dignitoso" - sottolinea -. I lavoratori devono lavorare in ambienti sereni, così si combatte il clima aziendale». Poi anticipa: «Ci sarà un bell'incontro questo pomeriggio. Per la prima volta (quello con i sindacati, ndr)». Una considerazione che genera le risate del pubblico. «Per fortuna che ci sono i sindacati. A loro ci presenteremo e vi condivideremo le priorità», aggiunge.  

La nomina

L'assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi, invece, arriva trafelato e senza neanche sedersi gli viene data la parola (e il microfono). «Tranchida è già una rockstar. Mi chiamano per congratularsi. Mi sono assunto le responsabilità come deve fare un decisore pubblico. Anche se significava ammettere degli errori propri. Dopo la burrasca, i primi giorni mi dicono che la scelta è giusta. Livio ha deciso di ristabilire la certezza sul più grande bilancio della sanità. La nomina di Schael? Una scelta che dopo sei mesi si è rivelata sbagliata. Ma mi assumo le mie responsabilità». «Dovere del buon amministratore e padre di famiglia cambiare le cose quando qualcosa non funziona», aggiunge in tono profetico.

Il meet con i sindacati

Nel primo pomeriggio, poi, l’incontro con i rappresentanti dei lavoratori dell’Azienda sanitaria (già calendarizzato dal giorno uno di “regno Tranchida”. L’occasione per «condividere insieme le priorità», aveva già affermato Tranchida. Priorità al personale, l’argomento negletto dall’ex commissario. «Rafforzamento degli organici, avvio dei concorsi e certezza dei contratti in scadenza», sono i punti fermi scanditi da Cisl Fp Città della Salute. «L’enorme monte ore di lavoro straordinario accumulato e ferie non godute, la ristrutturazione del pronto soccorso delle Molinette», aggiunge Cimo Fesmed. Il sindacato che aveva portato - vincendo - Schael davanti al Tar per condotta antisindacale. «Adesso si respira un’aria nuova», concludono.

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