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Il caso

Strage di Brandizzo: la Regione prende posizione

Al question time dei 5 Stelle l'assessore Vignale conferma che il Piemonte si costituirà parte civile

brandizzo stazione

A pochi metri dalla stazione di Brandizzo e dal luogo dell'incidente sorgono villette e piccoli condomini

Regione Piemonte si costituirà parte civile. La conferma arriva poco più di due anni dopo la strage di Brandizzo, che ha travolto cinque operai: Michael Zanera, Kevin Laganà, Giuseppe Sorvillo, Giuseppe Saverio Lombardo, Giuseppe Aversa.

A dirlo è stato l’assessore regionale agli Affari Legali Gian Luca Vignale questo pomeriggio, nel corso del question time richiesto dalla capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Consiglio Regionale Sarah Disabato. “Come già fatto nei processi Tyssen, Eternit e funivia del Mottarone”, precisa Vignale. “La gravità della strage è in contrasto con l’impegno e lo sforzo della Regione a garantire un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso della vita umana”, sottolinea Vignale. Una tragedia, quella di Brandizzo, avvenuta “nel contesto di affidamento a catena di appalti, spesso opachi”, rileva Disabato.

Nel mirino delle indagini, appena chiuse, infatti, tre società: Rfi, committente, Cfl, l’appaltatore, Sigifer, il subappaltatore per cui lavoravano le vittime. “Una piaga”, secondo Lidia Orastella, 72 anni, madre di Giuseppe Aversa, che quella notte perse la vita. In Piemonte, nonostante gli sforzi, con l’episodio di via Genova, che ha visto Yosif Gamal precipitare da 500 metri mentre era al lavoro su una gru ieri mattina, il numero di vittime di infortuni mortali sul lavoro arriva a 44, 14 nel Torinese.

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