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Curiosità torinesi

Drapò: la bandiera che racconta 600 anni di storia piemontese

Dal lambello sabaudo alla croce di San Giovanni: scopri il simbolo che unisce lingua, cultura e identità del Piemonte

Drapò: la bandiera che racconta 600 anni di storia piemontese

Tra i tanti simboli che rappresentano il Piemonte, uno dei più riconoscibili è senza dubbio la sua bandiera, chiamata in dialetto Drapò, o più informalmente El Drapò 'd Piemont o Ël drap. Questo termine, oggi usato per indicare stendardi e vessilli, affonda le radici in una lunga storia linguistica e culturale.

La parola Drapò richiama il francese drapeau e deriva dal latino medievale drappum, che a sua volta significava “stoffa preziosa”. Curiosa la vicinanza con l’antico sanscrito drapìh, termine che rimandava al mantello. In italiano, “drappo” ha avuto nei secoli molte accezioni: dai tessuti di seta agli abiti solenni, fino a indicare oggi un panno decorativo o una bandiera. Non a caso, Dante stesso lo utilizzò nel Purgatorio per parlare di stoffe.

Il Drapò del Piemonte ha compiuto seicento anni nel 2024. Le sue origini risalgono infatti al 1424, quando Amedeo VIII di Savoia conferì al figlio il titolo di principe di Piemonte. Lo stemma che lo accompagnava – croce bianca in campo rosso con un lambello azzurro – identificava non solo un territorio ma anche un’eredità dinastica.

Questa bandiera si ispira alla Croce di San Giovanni della regione francese della Savoie, ma è arricchita dal lambello e dalla cornice tipici dello stemma sabaudo. Il lambello simboleggia la primogenitura, e le tre gocce ricordano i casati storici che hanno governato il Piemonte: Angiò, Savoia-Acaia e Savoia. L’azzurro Savoja circonda anche la croce, collegando la bandiera alla devozione dinastica e mariana dei Savoia.

L’uso del blu, infatti, risale al 1366, quando Amedeo VI volle issare sulle proprie navi una bandiera azzurra con stelle dorate e l’immagine della Madonna, simbolo di protezione durante la crociata. Da quel gesto nacque una tradizione che ha attraversato i secoli: l’azzurro dei Savoia divenne colore identitario, fino a vestire ancora oggi la Nazionale italiana di calcio.

Il Drapò non è soltanto un simbolo grafico. È la rappresentazione tangibile dell’appartenenza a una comunità, della memoria storica e della cultura di un popolo. Ogni volta che sventola, ricorda le radici di una regione che ha saputo custodire le proprie tradizioni senza smettere di rinnovarsi.

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