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cantieri a rischio
17 Settembre 2025 - 07:16
Dal ministero 5 mesi di silenzi e i ponti torinesi tornano a rischio
Il decreto ministeriale con i 61 milioni di euro per i ponti torinesi doveva arrivare l’11 aprile. A cinque mesi di distanza, dal ministero tutto tace e il rischio che i ponti restino solo un disegno sulla carta aumenta di giorno in giorno. «Una situazione che era ridicola e che ora sta diventando surreale» attacca il vicesindaco metropolitano, Jacopo Suppo, che più volte ha sollecitato il ministero per avere una risposta e che adesso allarga le braccia, sconsolato. C’è una foto che più di mille parole riassume la situazione: è stata scattata il 28 luglio, in occasione dell’inaugurazione della seconda canna del Frejus, e mostra Suppo mentre consegna direttamente nella mani del ministro Matteo Salvini il dossier sui ponti torinesi e intanto gli spiega che da mesi era in attesa di una risposta dai suoi uffici. L’espressione stupita del ministro è l’anticipazione di quello che sarebbe successo nel corso dell’estate: il nulla.
«Ovviamente - spiega ora Suppo - siamo ormai fuori tempo massimo, impossibile pensare di rispettare la scadenza del 31 dicembre. Ora, oltre ai soldi, serve anche una proroga. Può arrivare entro la fine dell’anno, altrimenti salta tutto e questa volta non potranno dare la colpa agli enti locali. Il tempo delle battute e dei sopralluoghi dei sottosegretari in campagna elettorale è finito: ora attendiamo i fatti». La vicenda si trascina da tempo e riguarda la realizzazione del nuovo ponte Preti lungo la Statale 565 Pedemontana a Strambinello, del nuovo ponte di Castiglione lungo la Provinciale 92, del nuovo ponte tra Crescentino e Verrua Savoia lungo la Provinciale 107 e del nuovo ponte di Borgo Revel sulla Dora Baltea lungo la Provinciale 31bis. Dopo non essere riusciti a rispettare i tempi e aver ottenuto una proroga lo scorso anno, gli enti locali hanno speso 800mila euro per consegnare i progetti. Il ministero avrebbe dovuto rispondere entro l’11 aprile in modo da poter procedere con l’appalto entro il 31 dicembre per non perdere i finanziamenti. Ma, come detto, dal ministero tutto tace e nessuna gara può essere indetta. E così ora servirebbe una proroga della proroga. E del problema si è discusso anche ieri in consiglio regionale. «Il 16 maggio scorso avevo depositato un’interrogazione con la quale chiedevo alla Giunta regionale aggiornamenti sulla situazione dei ponti piemontesi e sulla graduatoria ministeriale di cui nessuno ha più notizie - spiega Alberto Avetta, consigliere Pd -. Oggi, a distanza di quattro mesi, finalmente la Giunta Cirio ha risposto dicendo di aver chiesto informazioni alla Città Metropolitana di Torino. Abbiamo capito bene. La Giunta Cirio, anziché interpellare il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti guidato dal ministro Salvini, chiede a Città metropolitana di elencare ciò che ha fatto fin qui, evitando di porre domande scomode agli amici dei Ministeri romani. Stando così le cose mi pare tanto l’ennesima presa in giro nei confronti degli amministratori e dei cittadini che si erano mobilitati per evitare lo scippo di risorse per il nuovo Ponte Preti».
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