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L'erba alta trasforma il parcheggio in una selva. «Lo sfalcio al Comune una scelta scellerata»

Tra l'erba alta come una persona spuntano persino dei fichi carichi di frutti quasi maturi ma per Palazzo civico «il cronoprogramma è rispettato»

L'erba alta trasforma il parcheggio in una selva. «Lo sfalcio al Comune una scelta scellerata»

L'erba alta trasforma il parcheggio in una selva. «Lo sfalcio al Comune una scelta scellerata»

Attrezzi sportivi e panchine inutilizzabili e irraggiungibili perché il sentiero è stato “inghiottito” dall’erba alta come e più delle automobili parcheggiate, le insegne degli esercizi commerciali che sbucano dietro ciuffi di erba alti ormai come alberi, insetti e topi che proliferano nell’inaspettato riparo grazie anche ai rifiuti impossibili da rimuovere. E, tra piante di difficile identificazione, persino dei fichi carichi di frutti quasi maturi e pronti da raccogliere, a patto di avere il coraggio di avventurarsi lì in mezzo. E’ la situazione in cui versa il parcheggio di via Stradella a Torino, tra largo Giachino e via Gramegna, inaugurato nell’ottobre 2023 dopo un profondo restyling con il quale sono state create anche aree verdi e punti di socializzazione. Due anni dopo, è diventato una sorta di selva, con l’erba alta ormai più di una persona. «E’ un problema che ci è stato più volte segnalato ma che non dipende più da noi - spiega Giorgio Tassone, coordinatore al Verde della Circoscrizione 5 - da quest’anno la competenza ci è stata tolta dal Comune, a noi e alle altre Circoscrizioni, insieme ai soldi necessari per gli interventi. Nel nostro caso si trattava di 300mila euro l’anno, con i quali ci occupavamo di prati, giardini, aree cani e aree verdi anche delle scuole. Adesso fa tutto il Comune ma vedendo quanto sta accadendo direi che si è trattato di una scelta scellerata e che sarebbe meglio fare un passo indietro». Via Stradella infatti non sarebbe un caso isolato, sia nella 5 che nel resto della città, con il taglio dell’erba che pare essere stato fatto a “macchia di leopardo”: da una parte la selva, poi giri l’angolo e ti imbatti in prati all’inglese. «Riceviamo tantissime segnalazioni e le giriamo tutte al Comune - spiega Tassone - dal quale in risposta riceviamo solo un laconico “provvederemo”. La nostra Circoscrizione ha 850mila metri quadri di verde e il taglio deve essere fatto 3 volte l’anno. Ma ovunque e non a macchia di leopardo». Accuse respinte dal Comune. Da Palazzo Civico infatti spiegano che «per il taglio del verde quest’anno i tempi sono allineati al cronoprogramma e fino ad oggi senza particolari criticità. A settembre la priorità è ai tagli nei giardini e in prossimità delle scuole per il rientro degli studenti. In via Stradella è in programma un intervento mirato nei prossimi giorni per la presenza di piante infestanti come la gramigna che il caldo di questi ultimi giorni ha fatto proliferare».

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