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L'evento

Pranzo della domenica (in) con Vip e beffa di Venier all’ultimo minuto

In 100 per la candidatura della cucina italiana a patrimonio Unesco

Pranzo della domenica (in) con Vip con beffa di Venier all’ultimo minuto

Un pranzo atipico e decisamente suggestivo quello che si è consumato ieri in piazza Carignano, alle spalle del palazzo sede del primo Parlamento del Regno d’Italia, ospitato dalla Città di Torino.
Una lunga tavolata è stata imbandita con i piatti della tradizione culinaria piemontese per sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco. In una rivisitazione “vip” del pranzo domenicale in famiglia. Al posto di nonni, zii e parenti vari, infatti, c’erano personalità di spicco del mondo della cultura, dello spettacolo, dello sport e del giornalismo torinesi. Ne sono alcuni esempi la showgirl e ambasciatrice di Torino mondo Cristina Chiabotto e il direttore del Museo Egizio Christian Greco, seduti rispettivamente alla destra e alla sinistra del primo cittadino Stefano Lo Russo. In totale 100 invitati. E a “coronare” il tutto doveva esserci il collegamento in diretta con lo storico programma di Rai 1 condotto da Mara Venier: “Domenica In”, tagliato all’ultimo secondo, probabilmente per mancanza di tempo.


Poco male. Nessuno smacco per il sindaco, che si dichiara «contento di aver ospitato questa iniziativa, occasione per celebrare e promuovere le eccellenza enogastronomiche torinesi». «La nostra città - afferma - vanta una tradizione culinaria ricchissima e chiunque arrivi qui per la prima volta ne rimane colpito. È stata l’occasione per gustare queste specialità in un’atmosfera conviviale, contribuendo a sostenere la candidatura della cucina italiana come patrimonio dell’umanità».
L’iniziativa promossa dai Ministeri dell’Agricoltura e della Cultura con il supporto dell’Anci ha già coinvolto più di 5mila Comuni italiani. All’appello anche le sedi delle ambasciate italiane a Londra, Parigi e New York.
Il menù - curato dal critico e giornalista gastronomico Luca Iaccarino, ideatore di “Buonissima” (il festival gastronomico made in Torino) -non poteva non cominciare con pane e grissini preparati da Fulvio Marino, bagna caoda da bere servita in coppa Martini del ristorante Casa Vicina, piatto ideato per le Olimpiadi del 2006. Poi un giro di antipasti della tradizione piemontese, tra cui le acciughe al verde e l’immancabile vitello tonnato, preparati dai ristoranti Antiche Sere e Scannabue. A seguire un altro pezzo di storia culinaria torinese: gli agnolotti di Lidia al sugo d’arrosto di Guido ristorante. Infine (anche per meglio digerire la beffa della Venier) la degna conclusione - dopo bunet e panna cotta -: caffè e gianduiotti di  Guido  Gobino.

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