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Automotive
23 Settembre 2025 - 14:20
Mistero Stellantis, che ad agosto inverte una pericolosa tendenza e si piazza al secondo posto nel mercato europeo UE30, con oltre 1.651.000 immatricolazioni su base annua e una quota del 16,7%, ma contemporaneamente blocca le fabbriche (una destinata a diventare uno stadio) adducendo come motivo la crisi del mercato. Ecco cosa sta succedendo.
Uno sprint in avanti, quello di Stellantis sul mercato, legato soprattutto alla virata secca sull'Ibrido. La crescita di agosto è del 4,9% rispetto all'anno prima. Nel segmento HEV, ossia i veicoli ibridi, il gruppo franco-italiano è leader di mercato con una quota superiore al 18%, in particolare grazie alla crescita di Peugeot. Stellantis diventa leader del mercato auto in Italia, dove la quota è del 29,8% e il brand più venduto è Fiat grazie alla Pandina. Mentre il suv più venduto ad agosto è la Jeep Avenger. Buone notizie per la Grande Panda, la vettura più venduta ad agosto nel segmento B-BEV.
Il Gruppo sottolinea le leadership di mercato anche in Francia, dove Alfa Romeo è la sorpresa nel segmento Premium con il 55% di aumento, in Portogallo e nel mercato elettrico totale in Spagna. Spiega Luca Napolitano, Commercial Operations Officer per Stellantis: «Aver superato già ad agosto il tetto del milione e seicentocinquantamila immatricolazioni è un segnale molto positivo e siamo particolarmente soddisfatti anche per le ottime performance nei veicoli commerciali, segmento in cui Stellantis è tradizionalmente leader. Da sottolineare in particolare i risultati in un segmento che consideriamo di assoluta rilevanza strategica come quello delle vetture ibride, in cui abbiamo conquistato di recente la prima posizione e continuiamo a crescere, grazie soprattutto a Citroën C3, FIAT Grande Panda e Opel Frontera che stanno progressivamente conquistando lo spazio che meritano sul mercato».
E se questa mattina, 23 settembre 2025, Stellantis si mostra vivace a Piazza Affari (attorno a mezzogiorno segna un +2,25%), dalla Francia arrivano notizie contrastanti: da ottobre, lo stabilimento di Poissy - dove si produce la Opel Mokka - rimarrà chiuso per almeno 3 settimane, con oltre 2.000 dipendenti in congedo obbligatorio. La motivazione? "Le difficoltà del mercato europeo". Dichiarazione in controtendenza, rispetto all'annuncio di questa mattina. Secondo alcuni media, lo stabilimento di Poissy sarebbe in realtà destinato alla chiusura e all'alienazione. Quell'area, difatti, sarebbe già stata scelta dalla squadra del Paris Saint Germain per edificare il suo nuovo stadio.
Stop sono annunciati anche a Pomigliano, per due settimane: la linea della Panda si ferma dal 29 settembre al 6 ottobre, mentre quella dell'Alfa Romeo Tonale fino al 10 ottobre. Secondo la testata francese Les Echos, ci saranno chiusure anche a Saragozza e Madrid in Spagna, Eisenach in Germania e Tychy in Polonia.
Su Pomigliano, il Gruppo parla della necessità di "ottimizzare la produzione" in base alla stagionalità del mercato. "La Panda - è stato comunicato - ha sicuramente fatto meglio dell’anno scorso in termini di percentuale di market share, sia in Italia, dove è la vettura più venduta, che in Europa, in cui era e rimane leader nel segmento A con una crescita in termini di quota di mercato del 4,7% e oltre 84 mila immatricolazioni, ma in un contesto di mercato dello stesso segmento di appartenenza che scende". Il segmento A, infatti, ha perso a oggi in Europa circa 84mila veicoli, tra cui alcune migliaia di Panda.
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