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Il fatto

Torino, il richiamo di Lo Russo al Governo: "dall'auto all'aerospazio serve un patto industriale"

Una strategia industriale nazionale per incentivare la produzione e la reindustrializzazione, dalla crisi di Mirafiori e Iveco alla crescita aerospaziale con Thales Alenia e Altec

Stefano Lo Russo

Stefano Lo Russo

All'alba della seconda edizione del Salone dell'Auto, presentata questo pomeriggio alle Ogr, arriva l'ennesimo richiamo al Governo da parte del sindaco di Torino Stefano Lo Russo. "Oltre il 30% del nostro Pil è industria. Necessaria una riflessione di strategia industriale a livello nazionale, che negli ultimi anni è mancata", ha dichiarato ai microfoni di ToRadio questa mattina.

Mentre del vecchio ecosistema Fiat oggi non restano che le briciole, con Mirafiori abbandonata e Iveco Group ceduta a Tata Motors, l'ambasciatrice dell'India in Italia Vani Sarraju Rao ieri sembra voler dare una pacca sulla spalla al sindaco: "Alle mie osservazioni lei ha risposto: L'investimento è avvenuto qui perché a Torino c'è un ecosistema di piccole e medie imprese che avete solo voi". Ecco, questo va rafforzato", racconta Lo Russo.

Oltre all'indiscussa attrattiva della "cultura dell'auto", che trova in Torino ancora un significativo e storico palinsesto, resta forte la necessità di incentivare la produzione da una parte e reindustrializzare le imprese che ormai non hanno più mercato dall'altra. "Le risorse vanno direzionate in modo diverso. Invece di incentivare l'acquisto auto elettriche, ad esempio - sottolinea Lo Russo - bisognerebbe incentivare la produzione chiedendo un patto alle imprese. Obbligarle in qualche modo a creare occupazione. Torino ha tutte le carte in regola".

Riconversione in aerospazio?

La trasformazione delle aziende che una volta producevano per l'auto in società specializzate nell'aerospazio sta già avvenendo. "È un settore che sta esplodendo, sta acquisendo tantissime commesse in giro per il mondo", dice il sindaco. In effetti realtà torinesi come Thales Alenia (che negli ultimi 7 anni ha raddoppiato i suoi dipendenti: da 700 a 1300, con una previsione di ulteriori 100 risorse entro la fine dell'anno), con un indotto triplicato, e Altec, che lo scorso aprile ha firmato un contratto da 60 milioni in cinque anni con la stazione spaziale internazionale fanno da sponsor importante all'aerospaziale a Torino. "Il settore va però accompagnato. Dobbiamo chiedere ad Europa e Governo risorse!", avverte Lo Russo.

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