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il lutto

Muore ad 86 anni, Enzo Osella lascia un'eredità di un automobilismo artigiano

Da Volpiano alla Formula 1, fondatore della Osella Corse, simbolo di ingegno e tenacia torinese nel motorsport

Muore ad 86 anni, Enzo Osella lascia un'eredità di un automobilismo artigiano

Enzo Osella, nato a Cambiano nel 1939 e scomparso a 86 anni, è stato uno dei personaggi più originali dell’automobilismo italiano. La sua storia è quella di un uomo che, partendo da un’officina di provincia, ha saputo raggiungere i circuiti della Formula 1.

La passione per i motori arriva presto, grazie al padre che gestiva un’attività di trasporti a Volpiano. Trasferitosi a Torino, Osella inizia a lavorare nell’autofficina di famiglia, affinando competenze meccaniche e spirito pratico.

Negli anni ’60 entra alla corte di Carlo Abarth, marchio in cui ricopre diversi ruoli e acquisisce esperienza in progettazione, corse e lavoro di squadra. Quando la Fiat rileva Abarth, Osella decide di fondare la propria squadra: nasce così la “Osella Corse”, realtà indipendente e radicata a Torino.

La sfida lo porta fino alla Formula 1. Il risultato più significativo arriva nel 1982 con il quarto posto al Gran Premio di San Marino, traguardo straordinario per una piccola scuderia. Negli anni successivi, però, i limiti economici e i risultati meno competitivi costringono la squadra a ridimensionarsi.

Il percorso di Enzo Osella resta un esempio di determinazione e capacità imprenditoriale. La sua eredità è quella di un’automobilismo artigiano, capace di dimostrare che anche da un’officina torinese si può arrivare al palcoscenico più prestigioso delle corse.

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