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l'approvazione

Diritto alla casa, approvata la deliberazione di iniziativa popolare

Il documento, presentato dalla presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo, ha ottenuto 22 voti favorevoli e 8 contrari

Diritto alla casa, approvata la deliberazione di iniziativa popolare

Il Consiglio Comunale di Torino, nella seduta del 29 settembre 2025, ha approvato una deliberazione di iniziativa popolare sul diritto alla casa

Il Consiglio Comunale di Torino, nella seduta del 29 settembre 2025, ha approvato una deliberazione di iniziativa popolare sul diritto alla casa. Il documento, presentato dalla presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo, ha ottenuto 22 voti favorevoli (M5S, PD, Sinistra Ecologista, Torino Domani) e 8 contrari (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Torino Bellissima, +Europa, Radicali Italiani).

Il testo approvato è stato modificato da alcuni emendamenti presentati da Claudio Cerrato (PD) e Sara Diena (Sinistra Ecologista). In particolare, è stato eliminato il riferimento alla requisizione di immobili di grandi proprietari in stato di abbandono e quello al censimento generale del patrimonio edilizio, sostituito da una stima mirata sullo stato di utilizzo degli alloggi. Anche il titolo della deliberazione è stato modificato in “Nuove misure per il diritto alla casa e all’abitare – stima e riutilizzo di alloggi vuoti o inutilizzati”.

Il documento impegna il sindaco Stefano Lo Russo e la Giunta a introdurre una moratoria sui piani di alienazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica presenti a Torino e a proseguire nella ricognizione del patrimonio pubblico disponibile. Viene inoltre richiesta una stima rapida degli immobili inutilizzati, sia pubblici sia privati, con l’obiettivo di favorirne l’immissione nel mercato delle locazioni a canone concordato, anche attraverso accordi con i proprietari e garanzie pubbliche.

Un ulteriore punto riguarda il potenziamento dell’agenzia Locare, con risorse e personale aggiuntivi, per agevolare il rientro sul mercato degli immobili sfitti, prioritariamente di grandi proprietari e, in prospettiva, anche di piccoli proprietari.

Infine, la deliberazione prevede che nel nuovo Regolamento edilizio comunale vengano introdotti strumenti volti a disincentivare il prolungato inutilizzo di proprietà immobiliari, considerato contrario all’interesse pubblico.

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