Cerca

PRAE Piemonte

Approvato il PRAE dopo nove anni: critiche del PD, la maggioranza difende il piano

Rossi attacca la Giunta Cirio: «Documento debole e tardivo». Bartoli rivendica: «Una scelta di visione»

Approvato il PRAE dopo nove anni: critiche del PD, la maggioranza difende il piano

Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato il Piano Regionale delle Attività Estrattive (PRAE) – Stralcio Primo e Terzo Comparto 2024-2034, comprensivo di rapporto ambientale, dichiarazione di sintesi e piano di monitoraggio. Un documento atteso da nove anni, che divide nettamente maggioranza e opposizione.

Per Domenico Rossi (PD), primo firmatario della legge regionale 23/2016, il Piano arriva con un ritardo inaccettabile: «Ci sono voluti nove anni per presentare un documento che resta comunque incompleto e debole, sia nel metodo sia nel merito delle sue scelte».

Secondo Rossi, solo le 90 prescrizioni della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) hanno corretto le criticità più evidenti: «La prima versione era irricevibile, questa è stata migliorata anche grazie agli emendamenti da noi presentati, ma resta insufficiente e lontana dalle aspirazioni della legge del 2016, che voleva portare il settore estrattivo nel XXI secolo, passando dall’idea di uno sfruttamento infinito alla consapevolezza dei limiti, soprattutto su risorse finite come il suolo».

Durissimo l’attacco alla Giunta Cirio: «Oggi tradisce quella filosofia e asseconda esclusivamente i desiderata delle imprese, trascurando il bene del territorio e la salute dei piemontesi». Per Rossi i volumi autorizzabili sono sproporzionati rispetto al fabbisogno reale, esponendo il Piemonte a un «consumo di suolo insostenibile».

Pur riconoscendo alcuni miglioramenti — come l’impegno a incentivare l’uso degli aggregati riciclati negli appalti pubblici — Rossi conferma il voto contrario del PD: «Il documento resta inadeguato e lontano dal piano di cui aveva bisogno il Piemonte».

Di segno opposto la posizione di Sergio Bartoli (Lista Civica Cirio Presidente PML), presidente della V Commissione Ambiente: «Con questo Piano garantiamo al Piemonte i materiali essenziali per costruzioni e infrastrutture, indispensabili allo sviluppo, ma dentro un quadro di regole chiare e rigorose tutele ambientali. È un equilibrio fondamentale: crescita e ambiente devono viaggiare insieme».

Bartoli rivendica un percorso condiviso con tecnici, enti locali e organismi di valutazione: «Abbiamo costruito un percorso che dà certezze alle imprese, ai Comuni e ai cittadini, con l’obiettivo di coniugare competitività e sostenibilità». L’approvazione riguarda gli aggregati per le costruzioni e i materiali industriali, mentre per le pietre ornamentali sono previsti ulteriori approfondimenti.

Per Bartoli il PRAE è «una scelta di visione: una pianificazione che guarda al futuro e che mette insieme sviluppo e tutela del territorio».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.