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A Torino, il festival “Sotto lo stesso cielo. La musica che include”: concerti gratuiti diffusi per la città

Gli eventi si terranno dal 24 al 26 ottobre: apertura prevista al Cottolengo con un’esibizione per i pazienti oncologici

A Torino, il festival “Sotto lo stesso cielo. La musica che include”: concerti gratuiti diffusi per la città

L'evento riempirà mercati, chiese e quartieri cittadini

Dal 24 al 26 ottobre Torino ospita la seconda edizione di Sotto lo stesso cielo. La musica che include, una tre giorni di concerti, conferenze e attività gratuite che porteranno la musica in luoghi di vita quotidiana: ospedali, mercati, chiese e quartieri come Aurora e Barriera di Milano. La rassegna è ideata da Lingotto Musica insieme alla Fondazione Sermig – Arsenale della Pace, ed è sostenuta dal programma Torino, che cultura! con fondi europei.

Il debutto è fissato per venerdì 24 ottobre al Cottolengo, dove gli ensemble del Laboratorio del Suono si esibiranno nella sala d’attesa del reparto oncologico, regalando momenti di conforto a pazienti, familiari e personale sanitario. In serata, alle 20.30, il festival entrerà nel vivo con il concerto del mezzosoprano Laura Capretti e del pianista Sandro Zanchi nella Chiesa di San Vincenzo De’ Paoli e Sant’Antonio Abate.

«Il festival pone l’accento sulla musica come strumento per contrastare l’emarginazione legata a condizioni di disagio psicofisico e disabilità – spiega Luca Mortarotti, direttore di Lingotto Musica –. Il tema della malattia e della sofferenza viene declinato da prospettive diverse: quella del compositore, come nel caso di Beethoven; quella dell’esecutore, che affronta i propri limiti fisici; quella dello spettatore, chiamato a riconoscersi in queste esperienze».

Mauro Tabasso, direttore del Laboratorio del Suono, aggiunge: «Credo che la nostra vita sia per il 5% ciò che ci accade e per il 95% la nostra reazione a ciò che è accaduto. In questa seconda edizione vogliamo dare spazio alla musica e ai musicisti che hanno saputo reagire in modo molto più che esemplare al loro 5%, trasformandolo in un punto di partenza verso traguardi impensabili».

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