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Il fatto

Torino, dopo la guerriglia urbana, vertice in Prefettura: “Risposta ferma contro i violenti”

“Comportamenti inaccettabili ai danni delle forze di polizia e della città”

Torino, dopo la guerriglia urbana, vertice in Prefettura: “Risposta ferma contro i violenti”

Una risposta “decisa e corale”. È quella invocata questa mattina dal prefetto di Torino, Donato Cafagna, al termine della riunione urgente del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocata dopo gli scontri avvenuti durante le manifestazioni pro Palestina del 3 ottobre. Al tavolo, insieme al orefetto, anche il sindaco Stefano Lo Russo — accompagnato dall’assessore alla Sicurezza Marco Porcedda — e il procuratore aggiunto Marco Gianoglio, in rappresentanza della Procura della Repubblica. Una riunione definita “necessaria”, per valutare quanto accaduto nelle ultime ore in città. Dall’analisi degli incidenti è emerso, in modo netto, il ruolo guida assunto da gruppi dell’area antagonista e anarchica, che hanno trascinato anche studenti e giovani di origine straniera. Una dinamica non nuova, ma che — secondo le autorità — si sta consolidando con modalità sempre più violente. “Comportamenti inaccettabili ai danni delle forze di polizia e della città”, ha dichiarato il prefetto. Nel frattempo, le forze dell’ordine continuano a monitorare i circuiti dell’antagonismo torinese, anche in vista delle nuove iniziative già annunciate per la prossima settimana. In corso le indagini per identificare i responsabili degli scontri.

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