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Il caso
07 Ottobre 2025 - 18:20
Torino
La caccia alla stanza è diventata una corsa a ostacoli per migliaia di studenti fuori sede. Con l’inizio dell’anno accademico, tornano anche le truffe online, i contratti irregolari e le richieste economiche fuori norma. A lanciare l’allarme è SoloAffitti, rete italiana con oltre 300 agenzie e 1.000 professionisti attivi, che ha raccolto centinaia di segnalazioni da tutta Italia e pubblicato un vademecum per aiutare gli studenti a difendersi.
Il quadro è preoccupante: le frodi legate agli affitti universitari sono aumentate del 20% negli ultimi due anni, con picchi all’inizio dei semestri. Le trappole più comuni restano le caparre anticipate per case inesistenti, le offerte di “proprietari fantasma” che dichiarano di vivere all’estero, e le agenzie abusive che vendono database di appartamenti mai disponibili.
“Il mercato degli affitti per studenti è da sempre vivace e dinamico - spiega Silvia Spronelli, Ceo di SoloAffitti - ma negli ultimi anni è diventato anche un terreno fertile per truffatori e operatori improvvisati. Gli studenti, specie le matricole, sono tra i soggetti più esposti: spesso non conoscono le regole, si fidano di annunci accattivanti e si trovano in difficoltà a distinguere un’offerta seria da una fraudolenta”.
La pressione economica contribuisce al fenomeno. A Milano il canone medio di una stanza singola è di 675 euro, a Roma 620, a Torino 360, a Firenze 350, mentre Bari guida il Sud con 310 euro. Ma oltre ai costi, pesano le irregolarità contrattuali: circa il 5% degli accordi risulta non registrato, privando le famiglie delle detrazioni fiscali del 19% previste per gli studenti fuori sede.
Non mancano clausole abusive – come la possibilità per il locatore di entrare liberamente in casa o di imporre spese forfettarie non rendicontate – e falsi contratti a canone concordato stipulati senza le necessarie asseverazioni. In questi casi lo studente può chiedere la restituzione del surplus pagato entro sei mesi dalla fine della locazione.
SoloAffitti invita alla prudenza: visitare sempre l’alloggio prima di pagare, diffidare dei prezzi troppo bassi, non versare caparre senza accordi scritti, pretendere la registrazione del contratto e affidarsi a intermediari qualificati.
“Un approccio prudente è la miglior difesa contro le truffe - ribadisce Silvia Spronelli - Affidarsi a un professionista non è un costo, ma un investimento in serenità e sicurezza. In un contesto in cui la domanda supera di gran lunga l’offerta, chi cerca casa non deve lasciarsi guidare dalla fretta o dall’illusione del prezzo basso. Serve informazione, consapevolezza e rispetto delle regole”.
Le criticità non riguardano più solo le grandi città universitarie. Anche Parma, Perugia, Pavia, Lecce e Trento segnalano un aumento delle truffe, spesso ai danni di studenti stranieri o fuori sede privi di riferimenti locali. “Il mercato universitario è un microcosmo che riflette le fragilità del mercato degli affitti nel suo complesso - conclude Spronelli - serve una maggiore educazione abitativa, ma anche strumenti pubblici di controllo e assistenza, come sportelli dedicati e database certificati degli immobili per studenti”.
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