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Prevenire il cancro: a Torino un convegno su alcol, fumo e alimentazione come fattori chiave

Alle Molinette il 10 ottobre un incontro per rafforzare la cultura della prevenzione e promuovere stili di vita sani

Prevenire il cancro: a Torino un convegno su alcol, fumo e alimentazione come fattori chiave

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Alcol, fumo, cattiva alimentazione e sedentarietà restano tra i principali nemici della salute pubblica. Eppure, nonostante la consapevolezza crescente, i comportamenti a rischio faticano a cambiare. È questo uno dei temi centrali del convegno “Prevenire il cancro: il ruolo chiave dell’alcol, del fumo e dell’alimentazione”, in programma venerdì 10 ottobre 2025 presso l’Aula Magna Achille Mario Dogliotti dell’ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino.

L’incontro, che riunisce istituzioni, ricercatori e professionisti della salute pubblica, punta a rafforzare la cultura della prevenzione e a promuovere politiche più incisive di sensibilizzazione. Tra i relatori figurano Emanuele Scafato, dirigente dell’Istituto Superiore di Sanità e direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol, insieme al professor Massimo Aglietta, al dottor Mario Airoldi e al dottor Alessandro Comandone, direttori della Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta.

L’iniziativa prende le mosse da una survey promossa dalla dottoressa Elisa Picardo, ginecologa dell’ospedale Sant’Anna e presidente di ACTO Piemonte, realizzata in collaborazione con ACAT Torino Centro e ANDOS Comitato di Torino, con il patrocinio della Città della Salute, dell’ASL Torino, dell’A.O. Mauriziano e dell’Ospedale Gemelli di Roma. L’indagine, condotta su quasi 600 partecipanti, ha evidenziato una contraddizione diffusa: se da un lato la maggior parte degli intervistati riconosce il legame tra alcol e rischio oncologico, dall’altro molti non modificano le proprie abitudini.

Numerosi partecipanti hanno dichiarato di “non bere”, ignorando che anche un solo bicchiere di vino costituisce consumo alcolico. Inoltre, una parte significativa ritiene che stili di vita non salutari non influenzino diagnosi e prognosi oncologica, a dimostrazione di una consapevolezza ancora superficiale e di un bisogno urgente di comunicazione efficace.

I dati dell’Istituto Superiore di Sanità sono eloquenti: in Italia si stimano 10.000 nuovi casi di tumore l’anno attribuibili al consumo di alcol, classificato dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) come cancerogeno di gruppo 1, al pari del tabacco e dell’amianto. Il 42% dei tumori femminili correlati all’alcol è associato a un consumo “moderato”, inferiore ai 20 grammi al giorno, quantità spesso considerate erroneamente innocue.

In Europa, le malattie croniche non trasmissibili – tra cui cancro, diabete, patologie respiratorie e cardiovascolari – causano circa il 90% dei decessi e il 70% delle morti premature. Da qui, l’appello condiviso dagli esperti: la salute è una scelta quotidiana, che passa da un bicchiere in meno, una sigaretta in meno e un passo in più.

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