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Amianto & discariche

Torino e Moncalieri, mappa dei veleni: record di siti contaminati e la lunga strada delle bonifiche

Arpa: 106 siti a Torino, 17 a Moncalieri; quasi metà dei siti orfani nel Torinese

Torino e Moncalieri, mappa dei veleni

Record di siti contaminati e la lunga strada delle bonifiche

Torino e il suo hinterland conservano una delle eredità ambientali più complesse del Nord Italia. Il passato industriale del capoluogo piemontese ha lasciato in eredità numerosi siti contaminati, aree dismesse e manufatti in amianto ancora presenti su edifici pubblici e privati. Secondo i dati più recenti forniti da ARPA Piemonte e dalla Città Metropolitana di Torino, la provincia concentra quasi la metà dei siti contaminati o “orfani” dell’intera regione, cioè aree dove il soggetto responsabile dell’inquinamento non è più individuabile.

Nel dettaglio, Torino è il Comune con la più alta densità di siti contaminati in Piemonte, con 106 aree censite tra suoli e falde inquinati, seguita da Moncalieri con 17. Complessivamente, nel territorio metropolitano risultano 486 procedimenti di bonifica in corso, di cui molti legati a ex aree industriali, depositi chimici e discariche storiche. Le operazioni rientrano nel quadro del Decreto legislativo 152/2006, che regola la gestione e la messa in sicurezza dei siti inquinati, e sono coordinate tra Regione Piemonte, ARPA e Comuni.

Tra i siti più rilevanti figurano le Basse di Stura, ex area di discariche industriali e urbane, e le zone un tempo destinate a lavorazioni meccaniche o galvaniche, dove si riscontrano contaminazioni da idrocarburi, metalli pesanti e solventi clorurati. Alcuni interventi di bonifica sono già stati completati, mentre altri restano in fase di progettazione a causa della complessità tecnica o dei costi elevati.

Un capitolo a parte riguarda l’amianto. In base al Catasto Amianto del Comune di Torino, sono ancora oltre 1.000 le coperture contenenti materiali in cemento-amianto da rimuovere. Gli interventi vengono eseguiti da imprese iscritte all’Albo Gestori Ambientali e controllati da ASL e ARPA. La Regione Piemonte ha stanziato nel triennio 2025-2027 3,1 milioni di euro per la bonifica di edifici pubblici e la mappatura aggiornata dei manufatti.

Accanto ai siti ufficialmente censiti, permangono episodi di abbandono e smaltimento illecito di rifiuti industriali, soprattutto nelle aree periurbane. ARPA e la Città Metropolitana eseguono controlli periodici, individuando ogni anno decine di discariche abusive contenenti scarti edili e residui di lavorazioni metalmeccaniche.

La mappatura completa dei siti contaminati è consultabile sul Geoportale regionale del Piemonte e sul sito della Città Metropolitana di Torino, dove sono pubblicate le schede di ogni area, con tipo di inquinante, stato della bonifica e soggetto responsabile. Il quadro che ne emerge è quello di un territorio in progressiva riqualificazione, ma ancora segnato da una diffusa presenza di “veleni” industriali che richiedono monitoraggio costante, risorse dedicate e una gestione coordinata tra enti pubblici e privati.

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