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Il riconoscimento

Vermouth di Torino: il Consorzio riceve il riconoscimento ufficiale e diventa garante dell'IGP

Il Consorzio presieduto potrà contrastare contraffazioni e concorrenza sleale, garantendo l'autenticità della denominazione e rafforzando le iniziative di valorizzazione del prodotto

Vermouth di Torino: il Consorzio riceve il riconoscimento ufficiale e diventa garante dell'IGP

Il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha ufficialmente riconosciuto il Consorzio di Tutela del Vermouth di Torino, segnando un momento storico per la promozione e la tutela del celebre vino aromatizzato piemontese. Il riconoscimento istituzionale conferisce al Consorzio pieni poteri per la difesa della denominazione IGP Vermouth/Vermut di Torino, l'unica IGP riconosciuta in Italia per un vermouth.

Il ministro Francesco Lollobrigida ha sottolineato che il provvedimento «conferma l'impegno istituzionale a proteggere e promuovere le produzioni del territorio, rafforzando un sistema delle Indicazioni Geografiche che vale oltre 20 miliardi di euro alla produzione e rappresenta il 16% dell'export agroalimentare italiano».

UNO STRUMENTO PER VALORIZZARE E PROTEGGERE IL VERMOUTH
Il riconoscimento attribuisce al Consorzio la funzione di garante dell'autenticità del Vermouth di Torino, assicurando che la denominazione sia utilizzata correttamente e non in modo ingannevole. Il Consorzio potrà così contrastare contraffazioni, concorrenza sleale e usi impropri del nome, tutelando sia i produttori sia i consumatori.

Oltre alla protezione legale, il Consorzio avrà un ruolo chiave nella promozione e valorizzazione della produzione IGP, attraverso iniziative nazionali e internazionali già avviate negli ultimi anni. Un'opportunità concreta per far conoscere al mondo un prodotto che affonda le radici nella tradizione piemontese.

Il riconoscimento è il risultato di un lungo percorso guidato da Roberto Bava, presidente del Consorzio dalla sua nascita fino al 3 ottobre, e dal direttore Pierstefano Berta, con il supporto di Federvini e del suo direttore Gabriele Castelli
Il Consorzio è oggi presieduto da Bruno Malavasi, affiancato dai vicepresidenti Roberto Bava e Giorgio Castagnotti. Rappresenta una filiera articolata, composta da multinazionali, medie e piccole imprese, aziende storiche e nuove realtà, oltre a operatori del settore delle erbe aromatiche. Un sistema che unisce tradizione e innovazione, con l'obiettivo di difendere un patrimonio economico e culturale radicato nel territorio piemontese.

«Salutiamo con grande soddisfazione il riconoscimento del Consorzio del Vermouth di Torino che, come giustamente evidenziato nel comunicato del MASAF, rappresenta il primo vino aromatizzato a ottenere una tutela di questo livello», ha dichiarato il presidente Bruno Malavasi. «Doveroso riconoscere il merito di questo fondamentale risultato al grande lavoro fatto negli scorsi anni dal past-president Roberto Bava e dal direttore Pierstefano Berta. Uno sprone in più per tutti noi in questa nuova fase di crescita».

Con il riconoscimento ministeriale, il Consorzio di Tutela del Vermouth di Torino diventa così custode e garante di un patrimonio culturale, sociale ed economico che parte dal Piemonte e parla al mondo.

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