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Ambiente & memoria

Il Piemonte accoglie l’Albero di Giovanni Falcone

La cerimonia di consegna si terrà lunedì 20 ottobre nella Sala Trasparenza del Grattacielo della Regione Piemonte

Il Piemonte accoglie l’Albero di Giovanni Falcone

Il Piemonte sarà una delle regioni italiane a ospitare l’Albero di Giovanni Falcone, una pianta nata dalle gemme del celebre Ficus macrophilla columnaris magnoleides che cresce davanti alla casa

Il Piemonte sarà una delle regioni italiane a ospitare l’Albero di Giovanni Falcone, una pianta nata dalle gemme del celebre Ficus macrophilla columnaris magnoleides che cresce davanti alla casa palermitana del magistrato ucciso dalla mafia nel 1992. La cerimonia ufficiale di consegna è prevista per lunedì 20 ottobre, alle 15:30, nella Sala Trasparenza del Grattacielo della Regione Piemonte.

L’iniziativa rientra nel progetto nazionale dei carabinieri dedicato alla diffusione degli alberi della legalità, promossi in collaborazione con la Fondazione Falcone, il Comune e la Soprintendenza di Palermo. Le gemme del ficus originario sono state prelevate e riprodotte nel Centro Nazionale Carabinieri per la Biodiversità Forestale di Pieve Santo Stefano (Arezzo), una struttura specializzata nella clonazione e conservazione di specie vegetali di rilevanza storica e simbolica.

L’obiettivo del progetto è duplice: onorare la memoria delle vittime delle mafie e promuovere la tutela ambientale attraverso la valorizzazione della biodiversità. Gli esemplari ottenuti vengono distribuiti alle istituzioni locali, alle scuole e ai parchi pubblici, dove diventano simboli tangibili di educazione civica e sostenibilità.

Alla consegna del nuovo albero parteciperanno le principali autorità regionali: il presidente del Piemonte Alberto Cirio, l’assessore alla Cultura Marina Chiarelli, l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati e l’assessore alle Politiche sociali, usura e beni confiscati Maurizio Marrone. Saranno presenti anche rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, tra cui il colonnello Alberto Veracini, comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Pieve Santo Stefano, l’appuntato scelto qualifica speciale Vittorio Paceschi e il colonnello Valerio Cappello, comandante della Regione Carabinieri Forestale Piemonte.

La diffusione dell’Albero di Falcone in tutta Italia rappresenta un esempio concreto di come la memoria possa tradursi in azioni educative e ambientali. Ogni nuova pianta, clonata dal ficus originale di Palermo, diventa il simbolo di una comunità che promuove la legalità, la giustizia e il rispetto per la natura. In Piemonte, l’iniziativa si inserisce in un percorso istituzionale volto a rafforzare i valori di cittadinanza attiva e a sostenere i progetti di riforestazione e cura del territorio regionale.

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