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Il dato

Startup innovative, il rapporto del Politecnico: segnali di ripresa per il 2025

Presenza femminile ai vertici quasi doppia nelle startup sostenibili con il 22,6% contro il 13,7%: salute mentale, educazione digitale e sostenibilità ambientale i settori più promettenti

Startup innovative, il rapporto del Politecnico: segnali di ripresa per il 2025

Il Politecnico di Torino ha presentato martedì 22 ottobre i risultati dello studio sulle startup innovative a significativo impatto sociale e ambientale in Italia. La ricerca, condotta dal team Social Innovation Monitor, ha analizzato tutte le 12.133 startup innovative presenti nel Registro delle imprese a fine 2024, con risultati che mostrano luci e ombre per l'ecosistema italiano dell'innovazione.

UN CALO CHE DURA DA TRE ANNI
Dopo aver escluso le startup con più di cinque anni di età, quelle in liquidazione o che non rispettavano i requisiti previsti dalla normativa, sono state analizzate 9.923 realtà. Tra queste, 711 sono startup a significativo impatto sociale e ambientale certificato, cioè imprese che possiedono almeno una qualifica tra quelle di Società Benefit, B Corp o Startup Innovativa a Vocazione Sociale.

Nel 2024 il numero complessivo di startup innovative ha registrato un calo del 7,2%, il terzo consecutivo rispetto all'anno precedente. Si tratta di una diminuzione del 20,5% rispetto al picco del 2021. «Questa tendenza riflette un contesto economico e geopolitico che negli ultimi anni non è stato favorevole per le nuove imprese innovative», spiega Paolo Landoni, docente presso il Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione e direttore del report. «Oltre all'aumento dei tassi di interesse e all'instabilità internazionale, ci sono state difficoltà nella raccolta di investimenti».

Ci sono però segnali di un'inversione di tendenza che potrebbe concretizzarsi nel 2025, in particolare grazie alle nuove misure legislative. «Nel campione il 19,2% delle startup innovative risulta costituito nell'ultimo anno, registrando una crescita sostanziale rispetto all'8,0% dell'anno precedente», aggiunge Landoni. «Questo valore non solo supera il livello pre-crisi del 16,8% registrato nel 2020, ma rappresenta il massimo storico del periodo considerato, segnando una netta discontinuità rispetto al minimo del 5,9% toccato nel 2022».

La distribuzione temporale delle costituzioni ha determinato un'età media del campione di 2,6 anni e un'età mediana di 3 anni, indicatori di un ecosistema relativamente giovane che, dopo una fase di invecchiamento culminata nel 2023, mostra ora segnali di ringiovanimento strutturale.

Come già successo l'anno scorso, le imprese a significativo impatto sociale e ambientale vanno in controtendenza: mentre le altre startup calano dell'8,4%, queste registrano una crescita dell'11,1%. «La crescita del numero di startup a significativo impatto sociale e ambientale testimonia come i valori legati alla sostenibilità e al sociale non siano soltanto una scelta etica, ma anche un modello imprenditoriale sempre più diffuso tra le startup innovative», spiega Buyan Boldbaatar, vicedirettore della ricerca.

Le startup che dichiarano ufficialmente il proprio impatto positivo tramite qualifiche ad hoc rappresentano ora il 7,2% del totale, una quota più che raddoppiata rispetto al 2020, quando erano il 3,1%.

La distribuzione territoriale delle startup innovative non ha visto cambiamenti significativi. La quota di imprese concentrate nelle prime tre regioni italiane per numero di startup (Lombardia, Lazio e Campania) è rimasta stabile al 51,1%. La Lombardia si conferma come il principale polo d'attrazione per l'imprenditorialità innovativa del paese: ospita il 29,0% delle startup innovative italiane e addirittura il 37,3% di quelle a significativo impatto sociale e ambientale.

Un dato interessante riguarda la presenza femminile: le startup a significativo impatto sociale e ambientale si distinguono per un maggior coinvolgimento delle donne ai vertici, con una presenza del 22,6%, quasi doppia rispetto alle altre startup dove si ferma al 13,7%.

Social Innovation Monitor ha individuato inoltre 13 startup italiane a significativo impatto sociale e ambientale che si sono distinte per aver ottenuto risultati economici di rilievo lo scorso anno. La metodologia utilizzata si è basata su parametri quantitativi come ricavi, numero di dipendenti e finanziamenti ricevuti. Tra i settori delle migliori startup spicca quello della salute mentale e del benessere psicologico, nel quale operano tre delle imprese selezionate. Seguono i settori dell'educazione digitale e della sostenibilità ambientale, con due startup ciascuno.

Lo studio è stato supportato da InnovUp, GoBeyond, Italian Competence Center for Social Innovation, Fondazione Giordano Dell'Amore Social Venture e Social Innovation Teams.

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