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Sanità

Giovani medici a "scuola di empatia": l'iniziativa per formare i nuovi camini bianchi

A Torino quattro incontri organizzato dall'Omceo: il primo sul tema "consenso informato"

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Come si comunica l’esito negativo di un esame? A cosa andrà incontro il proprio paziente se si sottopone a un intervento, in modo che il paziente sia in condizione di essere consapevole di rischi e benefici? Sono alcune delle domande poste dai neo camici bianchi nel corso degli incontri organizzati con l’Ordine professionale (OMCeO) per accompagnare il passaggio dal titolo di studio all’ingresso nella professione.

Da questa riflessione, supportata da recenti studi internazionali in cui si sottolinea la necessità di un cambiamento nei contenuti e nelle modalità della formazione dei medici, che si vogliono sempre più competenti, consapevoli ma anche empatici, nasce la collaborazione sinergica tra l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Torino, il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Torino presieduto dal professor Paolo Leombruni e la Scuola di Medicina diretta dalla professoressa Paola Cassoni.

Quattro seminari dedicati a temi importanti della vita pratica di ogni medico che si affaccia alla professione: la relazione medico-paziente; l’attività prescrittiva e certificativa; l’organizzazione delle cure territoriali e l’integrazione con l’ospedale; il codice deontologico. Alcuni aspetti più pratici – ma altrettanto rilevanti – della professione medica, che durante il corso di laurea non si ha modo di approfondire a sufficienza e che poi si imparano direttamente in reparto.

Attraverso questa serie di incontri tematici, che si terranno presso le sedi della Scuola di Medicina e dell’Ordine, gli studenti avranno la possibilità di confrontarsi direttamente con i rappresentanti dell’istituzione ordinistica su aspetti fondamentali dell’avvio alla carriera: dall’iscrizione all’albo alle norme del codice deontologico, dalle prime esperienze lavorative alla gestione della responsabilità professionale, fino alle opportunità di crescita e di formazione continua.

“Questi incontri vogliono integrare la formazione universitaria con il confronto con colleghi dell’Ordine di lunga esperienza pratica. – spiega il professor Leombruni – L’obiettivo è comprendere cosa significhi davvero diventare medici oggi: le sfide, le responsabilità, ma anche il valore etico e umano che sta alla base della professione e del rapporto medico-paziente.”

“L’Ordine rappresenta la casa della professione che accoglie i nuovi medici – osserva Francesco Cuniberti, consigliere di OMCeO – Da giovane psichiatra, un tempo rappresentante degli studenti a Medicina, vedo in questa iniziativa un modo per collegare la formazione universitaria alla realtà quotidiana del lavoro medico, accompagnando i giovani nel loro ingresso nella professione”.

Il primo incontro si è svolto il 13 ottobre con il presidente dell’Ordine dei medici di Torino, Guido Giustetto, sul tema del “Consenso Informato”. “Il coinvolgimento dell’Ordine in questo primo seminario, cui hanno partecipato oltre 160 studenti del sesto anno di medicina, è stato per me molto interessante perché ho potuto cogliere direttamente dalla discussione e dalle risposte degli studenti alle domande che formulavo quali sono gli ambiti nei quali il nostro intervento può offrire strumenti informativi utili a iniziare la professione medica con maggior competenza, serenità ed efficacia.”

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