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L'evento

Social Festival Comunità Educative: a Torino una settimana per ripensare la scuola del domani

Dal 3 all'8 novembre settanta appuntamenti tra lezioni magistrali, seminari e workshop con pedagogisti, psicologi, scrittori e rappresentanti delle reti internazionali Unesco

Social Festival Comunità Educative: a Torino una settimana per ripensare la scuola del domani

Settanta eventi, più di centocinquanta relatori dai mondi della scuola, della pedagogia, della psicologia, delle scienze e delle arti. Torna a Torino il Social Festival Comunità Educative, l'appuntamento annuale che mette al centro i percorsi di crescita delle nuove generazioni. L'edizione 2025, la quarta, affronta un tema cruciale: educare al futuro.

La manifestazione, promossa da comune e Città Metropolitana di Torino insieme a ITER - Istituzione Torinese per l'Educazione Responsabile, con il patrocinio dell'Università degli Studi di Torino e la direzione scientifica della rivista Animazione Sociale, parte da una premessa forte: le nuove generazioni non sono il futuro, ma il presente che lo costruisce.

«Questo nostro mondo sta facendo di tutto per attaccare il futuro, tra venti di guerra e crisi del clima. Le nuove generazioni questo attacco lo percepiscono, fino al punto da temere a volte di non avere futuro», spiega Francesco d'Angella, co-direttore della rivista Animazione Sociale. La domanda che bambini e ragazzi pongono agli adulti riguarda quale mondo stanno ricevendo e come possono contribuire a prendersene cura.

In una società che sta sempre più facendo sparire il futuro dall'immaginario collettivo, educazione e didattica sono chiamate a un cambio di paradigma radicale. Non bastano più le lezioni frontali e passivizzanti: servono modalità dialogiche e attivanti che stimolino la partecipazione dentro e fuori dall'aula.

Serve una scuola con lo sguardo rivolto al domani, capace di integrare l'intelligenza artificiale nei piani didattici cogliendone le potenzialità. Serve un educare che promuova menti critiche e creative, in grado di navigare nella complessità del presente e di trasformare le paure in speranze.

«Il tema di quest'anno è particolarmente ambizioso: come si può educare al futuro a fronte di un contesto sociale, culturale, lavorativo, geopolitico talmente incerto che è difficile immaginarsi ogni prospettiva?», commenta Lorenza Patriarca, presidente della quinta commissione istruzione del comune di Torino.

Il festival aprirà lunedì 3 novembre alle ore 18 alle Gallerie d'Italia in piazza San Carlo con un incontro dal titolo «Chiedi al futuro. Dignità del vivere, pace nel convivere». Protagonisti don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di Libera Contro le Mafie, intervistato da Diego Bianchi (Zoro).

Nei giorni successivi si susseguiranno attività con le classi di ogni ordine e grado, seminari e workshop aperti alla cittadinanza, conferenze e webinar. Tra gli appuntamenti segnaliamo il workshop «Le città educative. Prendiamoci il diritto a un futuro sostenibile» martedì 4 novembre al Campus ONU con rappresentanti delle reti internazionali Unesco Learning Cities e dell'Associazione Internazionale Città Educative. Sempre martedì 4, al Polo del '900, il seminario «Scuola e digitale. Crescere e imparare nell'era connessa» affronterà la sfida di creare ambienti educativi sicuri, inclusivi e collaborativi dove la tecnologia sia strumento di crescita.

Mercoledì 5 novembre al Teatro Collegio San Giuseppe, il talk «Una scuola orientata al futuro. Quali competenze sviluppare a scuola?» vedrà docenti e dirigenti confrontarsi su come attivare processi cognitivi e socio-emotivi per formare studenti consapevoli e creativi.

Giovedì 6 novembre alla Cavallerizza Reale si terrà la grande plenaria «Se il futuro chiede altri modi di insegnare e educare», con interventi di Elena Granata (urbanista, Politecnico di Milano), Anna Granata (pedagogista, Università di Milano Bicocca), Paola Cereda (scrittrice, collaboratrice di ASAI) e Alessandro Perissinotto (scrittore e docente di storytelling all'Università di Torino).

La chiusura è prevista sabato 8 novembre alle ore 9 sempre alla Cavallerizza Reale con la plenaria «Educare a pensare oltre, guardare altrove». Interverranno Matteo Saudino (insegnante e ideatore del canale YouTube BarbaSophia), Roberto Farné (pedagogista, Università di Bologna), Vincenza Pellegrino (sociologa della conoscenza, Università di Parma) e Ugo Morelli (psicologo, Università Federico II di Napoli).

Da segnalare anche le iniziative promosse dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea. Tra queste il workshop per studenti «Museo come laboratorio del futuro» (5, 6 e 7 novembre), il workshop per docenti «Educarsi senza confini» (venerdì 7) e quello per famiglie «Nel segno dell'arte» (sabato 8), dove la mostra «Il Castello Incantato» sarà l'occasione per immergersi nel Free Land Scape di Paola Pivi e per sperimentare gli innumerevoli segni dell'arte.

«Questa quarta edizione del Social Festival si annuncia ricca, viva, capace di generare nuovi spunti e nuove connessioni», sottolinea Carlotta Salerno, assessora alle politiche educative della Città di Torino. «Educare al futuro non significa guardare lontano, ma riconoscere che il futuro è già qui: nelle bambine e nei bambini, nelle ragazze e nei ragazzi che abitano il presente e lo trasformano con le loro energie, le loro domande, la loro visione».

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